Prevenzione e informazione a Mese Montagna

Prevenzione e informazione a Mese Montagna

Nel suo undicesimo anno Mese Montagna ha deciso di aprire delle finestre a chi la montagna la vive mettendo a disposizione la propria competenza, professionalità e tempo in maniera altruistica. La gratificazione non è quella di aver raggiunto la vetta o aver concluso una via impegnativa, ma quella di aver salvato una vita o aver riportato a valle un’alpinista in difficoltà.
Una missione, dunque quella del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, protagonista assoluto del secondo appuntamento della rassegna, che per tutto il mese di novembre va in scena al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano grazie all’organizzazione dell’Apt Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e del Comune Vallelaghi.
Un appuntamento partecipato, nel quale il presidente del Servizio Provinciale del Corpo Nazionale Adriano Alimonta assieme ai suoi collaboratori ha raccontato cos’è il Soccorso Alpino, con i suoi numeri, la sua filosofia, gli obiettivi, le partnership strategiche come quella con elisoccorso della Protezione Civile, il prezioso apporto delle tecnologie, ma anche la necessità di lavorare sempre più in ottica prevenzione.
Dopo i saluti del presidente della Sat Claudio Bassetti e di Gianni Tonelli (responsabile della sezione Valle dei Laghi), esponenti dell’associazione che ha fatto nascere proprio il soccorso alpino nel 1952, Adriano Alimonta assieme al giornalista del quotidiano Trentino e inviato di Repubblica Andrea Selva hanno voluto raccontare con un video una giornata estiva tipo del Soccorso Alpino Trentino, snocciolando alcuni dati curiosi. A partire da quelli storici, legati alla fondazione nel lontano 1952 e guarda a caso ancora una volta il Trentino è stato il primo in Italia, fornendo un servizio straordinario copiato e attivo su tutte le Alpi due anni dopo con la nascita del Cnsas. Nel 1962 ha iniziato ad operare il primo elisoccorso e negli anni 2000 l’organizzazione è stata inglobata nella protezione civile. Attualmente operano circa 700 volontari, suddivisi territorialmente in 5 zone, che  sono al fianco di chi va in montagna e dei turisti (3,5 milioni l’anno in media) 365 giorni l’anno.
In quella torrida giornata nella stagione del ciclone Lucifero dall’alba al tramonto il soccorso è stato impiegato in 13 servizi, coinvolgendo 88 soccorritori per un totale di 31 ore di interventi e 5 voli con l’elicottero. Alla domanda del conduttore Ugo Merlo sui momenti positivi e negativi che vive un soccorritore volontario Adriano Alimonta ha risposto: “la soddisfazione si ha quando la chiamata presume un intervento drammatico, ma che poi si risolve nel migliore dei modi, mentre la malinconia e la tristezze emerge quando si arriva in ritardo, cercando di analizzare il motivi e le difficoltà che hanno portato ad un esito negativo”.
Dopo gli applauditi interventi canori di Lauryn, alias Laura Bazzanella, Roberto Misseroni e Rosario Fichera hanno affrontato il tema della prevenzione, che tanto sta a cuore del Soccorso Alpino Trentino e per la quale si continuano a fare importanti campagne di sensibilizzazione, anche grazie alla creazione del Tavolo della Montagna, che ingloba tutte le realtà che operano nelle “terre alte”. Non è mancata poi una parentesi legata all’aspetto solidale e in particolare il progetto “Oskar for Langtang” per la costruzione di un ostello e scuola nella vallata nepalese colpita dal terribile terremoto e dove ha perso la vita Oskar Piazza, una delle colonne portanti del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. Il direttore artistico dell’evento Angelo Giovanetti e Giuseppe Criscione hanno proiettato delle slide illustrando i lavori che stanno proseguendo grazie al sostegno di tanti appassionati della montagna.
Venerdì 25 novembre ci sarà un’altra finestra dedicata ai chi si mette a disposizione degli altri, ovvero le Guide Alpine, mentre Mese Montagna mercoledì 16 novembre propone un altro appuntamento da non perdere, ovvero “Between Heaven ad ince” un film con approfondimento su una straordinaria avventura in Groenlandia di un gruppo di giovani trentini.
Come tutte le serata del venerdì l’appuntamento si è concluso con una degustazione dei prodotti del territorio. Protagonista la birra artigianale del birrificio Rethia, abbinato all’Hosteria Tobilino, curata dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino.