Domenica 17 marzo 2024
Uno scalatore del 2003 si è infortunato ieri sera, scivolando da un sentiero e rotolando lungo un pendio per circa 15 metri tra le falesie “70 gradini” e “Mattatoio” a Oltrecastello sulla collina di Povo. Nella caduta, il ragazzo è andato a sbattere contro una pianta, riportando dei possibili politraumi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20 dallo stesso infortunato che era da solo.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione Trento monte Bondone del Soccorso Alpino e Speleologico. Sette operatori, tra cui due sanitari del Soccorso Alpino, hanno raggiunto l’infortunato, gli hanno prestato le prime cure, per poi trasportarlo fino all’ambulanza con la barella portantina. A supporto delle operazioni di soccorso anche il personale dell’ambulanza e i Vigili del Fuoco di Povo. L’intervento si è concluso intorno alle 21.30.
Intorno alle 21.20 la Stazione Trento monte Bondone è stata attivata nuovamente per prestare soccorso a una cordata di tre climber in difficoltà sul Piccolo Dain. I tre – una donna del 1998 di Modena, un uomo del 1998 della provincia di Modena e un uomo del 1994 della provincia di Reggio Emilia – avevano terminato la via Loss/Pilati ma sul sentiero di rientro hanno perso la traccia e l’orientamento.
Mentre a valle, il Piccolo Dain veniva illuminato a giorno dai Vigili del Fuoco con la fotoelettrica, i soccorritori sono saliti con i mezzi e poi a piedi sulla cima del monte, dove si trova l’uscita della via. Con segnali di luce hanno individuati i tre climber, e attrezzando due tiri di corda li hanno riportati sul sentiero. Infine, li hanno accompagnati a valle in sicurezza. Per loro non è stato necessario alcun ricovero in ospedale. L’intervento si è concluso intorno alle 23.30.
Sabato 16 marzo 2024
Una valanga si è staccata nella tarda mattinata di oggi nel comprensorio sciistico Ski center Latemar ed ha investito una strada di collegamento tra le piste nella zona della valle dei Cavai. La chiamata al Numero unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.45 da una persona che ha assistito al distacco.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero e della Stazione Val di Fiemme del Soccorso Alpino e Speleologico per verificare che nessuna persona fosse stata travolta. I soccorritori della Stazione Val di Fiemme, che avevamo appena concluso un altro intervento per soccorrere uno sciatore infortunato a un arto inferiore sulle piste da fondo del pazzo di Lavazè, sono arrivati sul posto, insieme al soccorso piste, ed hanno cominciato la bonifica della valanga con l’Artva, il dispositivo Recco e una unità cinofila. Nel frattempo è arrivato anche l’elicottero che ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e un’altra unità cinofila. Una volta completata la bonifica e verificato che nessuno fosse stato travolto, le squadre di soccorritori sono rientrate poco prima delle 14.
Sabato 9 marzo 2024
Si è concluso intorno alle 11 di oggi un intervento iniziato nella notte per soccorrere un escursionista classe 1993, residente a Bologna, trovatosi in difficoltà nei pressi del Rifugio Larcher mentre era impegnato in una gita con le ciaspole, dopo essere partito in giornata dalla Val Martello e aver raggiunto la Cima Zufallspitze (3757 metri). Le avverse condizioni meteo, con abbondante nebbia in quota, lo hanno tuttavia costretto, durante la discesa, a non rientrare lungo l’itinerario appena percorso ma a ripiegare verso il già menzionato Rifugio Larcher, a cui però, stremato dalla fatica, non è mai giunto. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 19.55 da parte dello stesso escursionista.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione competente di Pejo del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino. Una squadra di 5 soccorritori è dunque partita per raggiungere il target, dapprima servendosi della cremagliera che risale dalla Diga di Careser – messa eccezionalmente a disposizione da Hydro Dolomiti Energia – e poi con gli sci d’alpinismo. Arrivati dal giovane e stabilitone l’incolumità, gli operatori lo hanno accompagnato al Rifugio Larcher, dove hanno passato la restante parte della notte, raggiunti all’alba da altri 2 soccorritori della Stazione di Pejo.
Con le prime luci del giorno, la Stazione di competenza ha richiesto l’intervento dell’elicottero per provvedere ad un più prudente trasporto a valle dell’escursionista: decollato verso le 7, il velivolo però non ha potuto raggiungere il rifugio a causa delle condizioni meteo ancora avverse. L’escursionista e i 7 soccorritori sono dunque ridiscesi a valle via terra, concludendo le operazioni verso le ore 11.
Martedì 27 febbraio 2024
Si è concluso intorno alle 18.30 un intervento via terra per soccorrere una scialpinista trentina di 31 anni, infortunatasi al ginocchio sul Monte Panarotta, a una quota di circa 1.700 m.s.l.m.. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 16.15 da parte dei compagni di escursione, dopo che la donna si era procurata una sospetta distorsione al ginocchio in fase di discesa.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione competente di Levico del Soccorso Alpino e Speleologico. 12 soccorritori, tra cui anche alcuni componenti della vicina Stazione di Pergine, sono saliti con i mezzi fino al parcheggio degli impianti di risalita della Panarotta, per poi proseguire con gli sci d’alpinismo, fino a raggiungere l’infortunata in circa mezz’ora. Sul posto è arrivato anche un sanitario del Soccorso Alpino che ha somministrato all’infortunata, molto dolorante, una terapia antalgica. Una volta stabilizzata, la donna è stata assicurata sulla “sked”, una specifica barella per il trasporto di infortunati sulla neve, e trasportata a valle fino al parcheggio, dove è stata affidata all’ambulanza.
Sabato 24 febbraio 2024
Dopo la valanga staccatasi questa mattina sull’Alpe Tognola a Primiero San Martino di Castrozza, nel primo pomeriggio di oggi sono cadute altre due valanghe: una intorno alle 14.40 nella zona del comprensorio sciistico del Latemar in val di Fiemme e una intorno alle 14.45 nei pressi delle piste nella ski area Ciampac in val di Fassa.
Nel primo caso, l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato da una persona che ha visto una valanga staccarsi in un canale lungo il versante nord della Pala di Santa e una persona cominciare a scavare. Il distacco aveva un fronte di circa 50 metri e una lunghezza di circa 250 metri. Mentre l’elicottero con a bordo il tecnico di elisoccorso e l’unità cinofila del Soccorso Alpino si portavano sul posto, il freerider che era stato travolto dal distacco è stato dissepolto, senza riportare conseguenze. Una volta sul posto, l’equipaggio dell’elisoccorso ha quindi verificato che non ci fossero altre persone coinvolte ed è rientrato libero a Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Val di Fiemme, pronti in piazzola per dare supporto.
Nel caso della valanga staccatasi a bordo pista nella ski area Ciampac in Val di Fassa, a una quota di circa 2.200 m.s.l.m., tre sono state le persone coinvolte, che però sono riuscite a uscire autonomamente e senza conseguenze. Sul posto è intervenuto un secondo elicottero decollato da Mattarello, con a bordo una unità cinofila e un operatore del Soccorso Alpino. Una volta verificato che i tre sciatori fossero in buone condizioni e che nessun’altra persona fosse stata coinvolta, l’elicottero è rientrato. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Centro Fassa, pronti in piazzola per dare supporto.
Sabato 24 febbraio 2024
Una valanga con un fronte di circa 30 metri e una lunghezza di oltre 300 metri si è staccata questa mattina in Val Cigolera sotto cima Tognola (Primiero San Martino di Castrozza), a circa 2.100 m.s.l.m.. Il distacco ha coinvolto un freerider del 2006 residente a Romano d’Ezzelino (VI), che è stato estratto prontamente da sotto la valanga da tre persone che si trovavano sul posto e dal compagno di escursione, riportando un trauma alla spalla. L’allarme al Numero unico per le emergenze 112 è arrivato intorno alle 10.30.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, che è decollato da Mattarello con a bordo l’unità cinofila del Soccorso Alpino di turno al Nucleo elicotteri, mentre in piazzola si preparavano gli operatori della Stazione San Martino di Castrozza. A causa di un peggioramento delle condizioni meteorologiche, tuttavia, l’elicottero non è riuscito a sbarcare i soccorritori in quota ed è dovuto atterrare a valle, in attesa di una miglioramento della visibilità. Gli operatori della Stazione di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino sono quindi intervenuti via terra salendo in quota con gli impianti di risalita e con gli sci di alpinismo, con il supporto di altri soccorritori delle Stazioni di Primiero, Centro Fassa, Val di Fiemme, Levico e Tesino che si trovavano nei paraggi, e un soccorritore della Guardia di Finanza, per un totale di circa 13 operatori coinvolti. Una volta sul posto, i soccorritori hanno stabilizzato l’infortunato e lo hanno trasportato con la barella a valle, fino a raggiungere la strada forestale. Qui un operatore sanitario, arrivato sul posto con il quad, gli ha prestato le cure mediche. Dopodiché l’infortunato è stato trasportato in barella con il quad fino in località Scacciapensieri a San Martino di Castrozza, dove è stato affidato all’ambulanza. L’intervento si è concluso intorno alle 13.30.
Mercoledì 21 febbraio 2024
È stato ritrovato grazie a un sorvolo dell’elicottero, un escursionista trentino del 1976, il cui mancato rientro era stato denunciato al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 13.40. L’uomo, cosciente e collaborativo ma ferito, si trovava lungo un canalone innevato nel bosco a monte di malga Grassi. È probabile che sia scivolato sulla neve ghiacciata per decine di metri non riuscendo più a muoversi. Era partito in mattinata da malga Grassi, insieme ad un amico, per fare un’escursione verso il rifugio Pernici. Nel corso dell’escursione, tra il rifugio Pernici e la Bocca Saval, uno dei due escursionisti ha deciso di tornare indietro, dando appuntamento all’amico a malga Grassi. Non vedendolo rientrare, ha quindi lanciato l’allarme.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione Riva del Garda e della Stazione Val di Ledro del Soccorso Alpino e Speleologico. Mentre i soccorritori raggiungevano malga Grassi per reperire altre informazioni dal compagno di escursione, è intervenuto anche l’elicottero di Trentino Emergenza per effettuare un sorvolo. Dopo circa 10 minuti l’equipaggio ha individuato l’uomo dall’alto. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati verricellati sul posto. Mentre l’uomo veniva stabilizzato, l’elicottero ha trasferito in quota un altro soccorritore per dare supporto nelle operazioni di recupero. Dopo aver ricevuto le prime cure, l’uomo è stato recuperato a bordo dell’elicottero e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.
Sabato 17 febbraio 2024
Nella tarda mattinata di oggi un pilota di parapendio trentino del 1947 è stato soccorso sul monte Gazza, sopra l’abitato di Margone. Da una prima ricostruzione pare che l’uomo abbia avuto dei problemi in fase di decollo e sia finito nel bosco sopra dei rovi dopo aver effettuato un atterraggio di fortuna. La chiamata al Numero unico per le emergenze 112 è arrivata intorno alle 11.20 da un compagno che era con lui.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Trento – monte Bondone del Soccorso Alpino e Speleologico che, in collaborazione con i Vigili del Fuoco di Vezzano, hanno raggiunto l’infortunato e gli hanno prestato le prime cure. L’uomo, in buono stato di salute, è stato quindi trasportato a spalla con la barella portantina fino a Margone, dove è stato consegnato all’ambulanza.
Mercoledì 14 febbraio 2024
Una valanga con un fronte di circa 20 metri e uno sviluppo di almeno 450 metri si è staccata nella tarda mattinata di oggi nel gruppo delle Pale di San Martino lungo il canale dei Bureloni. Il distacco ha investito due scialpinisti – un uomo del 1991 residente a Padova e una donna del 1997 residente a Vicenza – che sono stati travolti ed estratti dalla valanga da altre tre persone che si trovavano nei pressi del luogo dell’incidente. Mentre il primo era cosciente, la donna si trovava in stato di incoscienza. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.15 dal gruppo di scialpinisti, che ha riferito di aver visto altre persone in zona.
La Centrale Unica Emergenza ha chiesto l’intervento di due elicotteri, utili per soccorre i due scialpinisti e per effettuare un sorvolo e verificare che nessun’altra persona fosse stata travolta, oltre ad attivare le Stazioni San Martino di Castrozza, Primiero, Caoria, Moena e Val di Fiemme del Soccorso Alpino e Speleologico.
Il primo elicottero arrivato sul posto ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso, l’equipe sanitaria e l’unità cinofila del Soccorso Alpino di turno al nucleo elicotteri. Mentre il personale sanitario stabilizzava i due infortunati, l’unità cinofila e il Tecnico di elisoccorso hanno cominciato a bonificare la valanga. Con successive rotazioni altri operatori del Soccorso Alpino e altre due unità cinofile della Guardia di Finanza di stanza a Passo Rolle sono stati elitrasportati in quota per dare supporto nelle operazioni di soccorso e di bonifica della valanga.
I due scialpinisti infortunati e in ipotermia, dopo essere stati stabilizzati e imbarellati, sono stati trasferiti in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento, uno in condizioni gravi e l’altro con possibili politraumi ma cosciente.
La bonifica effettuata dal secondo elicottero tramite sorvolo dall’alto e via terra dalle unità cinofile e dai soccorritori tramite Artva e sonda ha confermato che nessun’altra persona è stata sepolta dalla valanga. L’intervento si è quindi concluso dopo le 14.
Domenica 11 febbraio 2024
Si è concluso verso le 17.30 odierne un altro intervento in favore di una scialpinista, infortunatasi mentre scendeva dal Piccolo Colbricon con un gruppo di sette amici. La donna, classe 1986 e residente a Rovigo, è inciampata durante la discesa, a 2.200 metri di quota circa, procurandosi una distorsione alla caviglia. Un incidente dunque non grave, ma reso possibilmente insidioso dal maltempo, che impediva agli elicotteri l’eventuale sorvolo per un tempestivo raggiungimento dell’infortunata. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle ore 15 da parte dei compagni.
La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha dunque allertato la Stazione di San Martino di Castrozza per l’invio di personale da terra. Un operatore del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, insieme a 4 soccorritori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle, hanno raggiunto quota 1.800 metri con i quad, fintanto che il terreno innevato lo permetteva, per poi proseguire fino al target con gli sci d’alpinismo. Immobilizzato l’arto ed imbarellata la scialpinista, si è provveduto a trasportarla mediante calate e riprese fino al punto in cui si erano lasciati i quad, per poi accompagnarla in piazzola, dove attendeva l’autoambulanza.