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Escursionista disperso sul Lagorai: giornata di ricerche ma senza esito 

Lunedì 24 ottobre 2022

Sono proseguite per tutto il giorno le ricerche dell’escursionista veneto disperso da sabato notte sul Lagorai, purtroppo senza dare alcun esito. Con il peggioramento delle condizioni meteorologiche le squadre impegnate via terra stanno rientrando a valle. Le ricerche proseguiranno anche nei prossimi giorni. 

Le squadre di soccorritori sono salite alle prime luci di questa mattina sia dal versante della Val di Fiemme che dal versante di Caoria, in parte a piedi e in parte con l’elicottero, verso il bivacco Paolo e Nicola e verso cima Cece, area considerata ancora prioritaria per le ricerche. La nebbia e il vento presenti in quota hanno inibito l’utilizzo massiccio dell’elicottero di Trentino Emergenza e della Guardia di Finanza per elitrasportare in quota soccorritori e per effettuare sorvoli dall’alto, ed ha complicato il lavoro delle squadre via terra e del cane molecolare della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe, lavoro proseguito per tutta la giornata lungo i sentieri e i versanti di cima Cece. Oltre al Soccorso Alpino – con le Stazioni di Moena, Caoria, Primiero, Val di Fiemme e San Martino di Castrozza – e la Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe sono intervenuti la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Le ricerche continueranno nei giorni a venire.  

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Escursionista disperso nella zona del bivacco Paolo e Nicola (forcella Valmaggiore, gruppo del Lagorai, Predazzo, Val di Fiemme): ricerche ancora senza esito

Domenica 23 ottobre 2022

Sono ancora senza esito le ricerche dell’escursionista del 1996 residente a Scorzè (Ve) nella zona del bivacco Paolo e Nicola, nel gruppo del Lagorai. Le ricerche sono cominciate questa mattina alle prime luci del giorno e sono proseguite per tutta la giornata, dopo che alcuni escursionisti hanno segnalato al Numero Unico per le Emergenze 112, intorno alle 00.30 di questa notte, la presenza nel bivacco di uno zaino con sopra un biglietto dove il proprietario diceva di avere in programma un’escursione verso cima Cece; non vedendo rientrare nessuno al bivacco, hanno lanciato l’allarme. Le squadre presenti in alta quota sono rientrate intorno alle 18.30, con l’arrivo del buio, mentre prosegue il lavoro del centro operativo per programmare la giornata di domani. 

Fin dalla prima mattina di oggi, le operazioni di ricerca si sono concentrate nei pressi del bivacco Paolo e Nicola, situato a una quota di circa 2.100 m.s.l.m. tra la Val di Fiemme e la Valle del Vanoi, nel gruppo del Lagorai, lungo il sentiero che dal bivacco porta verso cima di Cece, posta a 2.754 m.s.l.m., e lungo tutti i versanti della cima. A causa della presenza di nebbia in quota non è stato possibile effettuare sorvoli dall’alto sull’area per buona parte della giornata. Alcune squadre di soccorritori sono saliti via terra dalla Valmaggiore (Moena) e da Malga Miesnotta di sopra (Caoria), mentre altre sono state elitrasportate in quota fino al limitare delle nebbie ed hanno lavorato tutto il giorno, fino all’arrivo del buio. Oltre al gruppo Tecnici di Ricerca del Soccorso Alpino e Speleologico, alle squadre delle Stazioni di Moena, Caoria, Tesino e San Martino di Castrozza e alle unità cinofile del Soccorso Alpino, stanno collaborando alle ricerche la Guardia di Finanza con droni e cinofili, i cani molecolari della Scuola provinciale cani da ricerca e catastrofe, i cinofili della Croce Rossa, i Vigili del Fuoco con i droni, il Centro addestramento alpino di Moena. Nel pomeriggio, grazie a un parziale miglioramento delle condizioni meteo, l’elicottero della Guardia di Finanza, dotato del sistema IMSI-Catcher per localizzare i telefoni cellulari, ha effettuato un sorvolo ma senza esito, mentre l’elicottero di Trentino Emergenza ha trasferito al bivacco Paolo e Nicola il personale dei Vigili del Fuoco con i droni e il cane molecolare. Purtroppo però le ricerche non hanno ancora dato nessun esito e proseguiranno anche nella giornata di domani. Sul posto sono presenti anche gli Psicologi per i Popoli, attivati per dare supporto ai familiari del disperso.

Intervento notturno lungo e complesso in Vigolana

Sabato 22 ottobre 2022

Si è concluso intorno alle ore 1.00 di questa notte, un intervento lungo e complesso, per via del maltempo, del buio e del terreno particolarmente impervio, in soccorso di un uomo nel gruppo della Vigolana. L’uomo, uno speleologo del 1990 di Trento si è infortunato ruzzolando in un canalone molto ripido e caratterizzato da salti di roccia per circa 30 metri, nei pressi dell’uscita della grotta Gabrielli, a una quota di circa 1.900 m.s.l.m.. Nella caduta l’uomo, sempre vigile, ha sbattuto la testa e si è infortunato a un arto superiore. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 19.30 dal compagno che era con lui.

La Centrale unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo due tecnici di elisoccorso per tentare il recupero. A causa della nebbia, però, non è stato possibile raggiungere l’infortunato. I due Tecnici di elisoccorso e, successivamente con una seconda rotazione, una squadra di operatori della Stazione di Levico, sono stati sbarcati nei pressi di malga Derocca, a una quota di circa 1.600 m.s.l.m., al limitare delle nebbie. Percorrendo il sentiero 435 hanno raggiunto a piedi l’infortunato e gli hanno prestato le prime cure. Nel frattempo un’altra squadra di soccorritori della Stazione di Levico, dove era presente anche personale sanitario del Soccorso Alpino, è stata elitrasportata a malga Derocca ed ha raggiunto il luogo dell’incidente. Poiché il persistere della nebbia in quota non permetteva il recupero con l’elicottero, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per calare la barella per circa 30 metri lungo il canale fino al sentiero 435. Da qui hanno trasportato l’infortunato in barella lungo il sentiero, che presenta tratti attrezzati con cavo metallico, fino a malga Derocca. Poco dopo la mezzanotte, l’elicottero è quindi volato in quota ed ha recuperato a bordo l’infortunato – con i due tecnici di elisoccorso e il compagno, illeso – per trasferirlo all’ospedale Santa Chiara di Trento. Gli altri soccorritori sono scesi a valle a piedi e sono stati recuperati con i mezzi del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco.

Incidente mortale sotto la cima Castel delle Aie (gruppo del Lagorai, Val di Fiemme)

Giovedì 13 ottobre 2022

Un escursionista residente a Mezzocorona (Tn) del 1960 ha perso la vita poco sotto la cima Castel delle Aie nel gruppo del Lagorai, in Val di Fiemme. Da una prima ricostruzione, l’uomo aveva raggiunto la cima insieme ad un compagno di escursione e in fase di discesa, poco a valle della cima a una quota di circa 2.300 m.s.l.m., è scivolato precipitando per circa 150 metri lungo un pendio caratterizzato da salti di roccia. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 12.45 da parte del compagno di escursione che lo ha visto precipitare e lo ha perso di vista.

La Centrale unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Giunto in quota, Tecnico di elisoccorso ed equipe sanitaria sono stati verricellati sul posto ma il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’escursionista. L’elicottero ha trasferito il compagno della vittima a Ziano di Fiemme per affidarlo agli operatori della Stazione Val di Fiemme. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero con il verricello ed è stata trasportata a Ziano di Fiemme, dove è stata affidata al carro funebre.

Mancato rientro: escursionista ritrovato senza vita nei boschi di Trambileno 

Mercoledì 12 ottobre 2022

Un escursionista di 76 anni di origine italiana e residente in Belgio è stato ritrovato senza vita intorno alle 10.30 di questa mattina, ai piedi di un salto di roccia a valle di un sentiero che si snoda nel bosco tra le frazioni di Boccaldo e Giazzera, nel comune di Trambileno (Tn). L’uomo era uscito nel primo pomeriggio di ieri per fare un’escursione nei dintorni dell’abitato di Boccaldo, itinerario che era solito fare di frequente. Le sue ricerche erano scattate intorno alle 22 di ieri, quando la moglie ne ha denunciato il mancato rientro al Numero Unico per le Emergenze 112. Sulle cause del decesso sono in corso gli accertamenti da parte delle forze dell’ordine; possibile che l’uomo sia scivolato mentre stava percorrendo un sentiero nel bosco poco più a valle della frazione di Giazzera, a una quota di circa 920 m.s.l.m..

Le ricerche, proseguite fino a tarda notte, hanno coinvolto le squadre del Soccorso Alpino delle Stazioni di Vallagarina, Ala, Altipiani e Trento – monte Bondone, le unità cinofile e il gruppo tecnico di ricerca del Soccorso Alpino, insieme alle unità cinofile della Guardia di Finanza, della Scuola provinciale Cani da ricerca e catastrofe, della Croce Rossa e del Centro Addestramento Alpino della Polizia Di Stato di Moena, oltre che i Vigili del Fuoco con i droni, i forestali e le forze dell’ordine. Le ricerche si sono concentrate lungo i sentieri che l’uomo frequentava abitualmente, tra le frazioni di Boccaldo e Giazzera, e le strade limitrofe, senza dare alcun esito nella notte. Sono poi riprese questa mattina presto, con le squadre di soccorritori che hanno ripercorso con la luce la stessa area scandagliata con il buio. Il ritrovamento del corpo senza vita dell’uomo è avvenuto intorno alle 10.30, alcune decine di metri più a valle del sentiero. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata via terra e consegnata al carro funebre.

Due interventi nella zona dell’alto Garda: sul monte Varino e lungo la via Franceschini sulla Cima alle Coste

Lunedì 10 ottobre 2022

Intorno alle 11.40 la Centrale Unica per le Emergenze 112 è stata allertata per un’escursionista di Dro del 1976 scivolata in un canale per un paio di metri, finendo addosso a una pianta in una posizione precaria, sopra a un salto di roccia. La donna, in compagnia di un’altra persona, stava percorrendo il sentiero 667 della Maestra – un facile itinerario che percorre la dorsale del monte Varino tra Dro e Braila in Valle del Sarca – quando a una quota di circa 400 m.s.l.m. ha lasciato il sentiero per seguire una traccia più esposta che porta alla falesia Grottosauro. La donna è ruzzolata in un canale per un paio di metri e nell’impatto con una pianta si è infortunata a un polso.

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione di Riva del Garda raggiungevano il luogo dell’incidente via terra. Dopo una breve ricerca, i due escursionisti sono stati individuati dall’alto. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati verricellati sul posto. Con il supporto di quattro soccorritori della Stazione di Riva del Garda, l’infortunata è stata stabilizzata e messa in sicurezza. Successivamente, è stata calata per alcuni metri in una zona dove fosse più agevole il recupero a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferita a Dro, dove è stata affidata all’ambulanza. Il compagno di escursione è stato accompagnato a valle dagli operatori della Stazione di Riva del Garda. 

Il secondo intervento è avvenuto lungo la via Franceschini sulla Cima alle Coste (Dro, Valle del Sarca), dove una scalatrice tedesca del 1985 è stata colpita alla testa e alla spalla da un sasso mentre stava affrontando il quinto tiro della via, perdendo temporaneamente conoscenza. Il compagno di cordata ha dato l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 poco prima delle 13.

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo un operatore della Stazione di Riva del Garda. Dopo aver individuato l’infortunata e il compagno in parete in sosta, Tecnico di elisoccorso e soccorritore sono stati verricellati sul posto, insieme all’equipe sanitaria. Una volta stabilizzata l’infortunata, la cordata è stata spostata di circa 10 metri con corda fissa su una cengia fino ad un luogo idoneo per il recupero a bordo dell’elicottero con il verricello. In seguito, la donna è stata trasferita all’ospedale di Rovereto. 

Intervento nei boschi di Folgaria: due persone elitrasportate all’ospedale di Rovereto

Domenica 9 ottobre 2022

Due persone sono state elitrasportate all’ospedale di Rovereto dopo essersi infortunate nei boschi di Folgaria, a valle della strada provinciale che dalla frazione di Mezzomonte porta alla frazione di Guardia. Si tratta di un fungaiolo del posto del 1977, che si è procurato un possibile trauma all’arto inferiore e contusioni, dopo essere scivolato lungo un pendio ripido, e di un suo familiare del 1973 che, mentre cercava di raggiungerlo per prestagli soccorso dopo aver ricevuto la sua richiesta d’aiuto, si è infortunato a sua volta sul medesimo pendio. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze è arrivata poco dopo le 9 di questa mattina.

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano via terra gli operatori delle Stazioni Altipiani, Vallagarina e i Vigili del Fuoco di Folgaria. Il Tecnico di Elisoccorso e il medico sono stati verricellati nei pressi dei due feriti. Dopo essere stati stabilizzati, i due infortunati sono stati spostati in una zona più aperta per consentire il recupero da parte dell’elicottero. I due sono stati verricellati a bordo con due verricelli e trasferiti all’ospedale di Rovereto.

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Incidente mortale sul sentiero tra Margone e Malga Bael (Vallelaghi)

Sabato 8 ottobre 2022

Un escursionista trentino del 1959 ha perso la vita nel primo pomeriggio di oggi, precipitando per circa 40 metri lungo un pendio caratterizzato da salti di roccia, mentre stava percorrendo il sentiero 627B che dalla frazione di Margone (Vallelaghi) porta a malga Bael, a una quota di circa 1.000 m.s.l.m.. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 14 da parte della moglie che era con lui. 

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che con un sorvolo dall’alto ha individuato l’escursionista in un canale a valle del sentiero. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati verricellati sul posto ma per l’uomo non c’era ormai nulla da fare. Dopo la constatazione del decesso da parte del medico e dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero, grazie al supporto di due operatori della Stazione Trento – monte Bondone, nel frattempo elitrasportati sul posto. La salma è stata portata a Ranzo e affidata ai Carabinieri e ai Vigili del Fuoco. 

Contemporaneamente si è svolto un altro intervento per soccorrere una scalatrice del 1989 originaria del Veneto infortunatasi a un arto inferiore, dopo essere stata colpita da un sasso, mentre si trovava all’ultimo tiro della via Elena sulla parete di San Paolo (Arco, Valle del Sarca). La chiamata al Numero Unico per le Emergenze è arrivata intorno alle 14.15. 

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Il velivolo impegnato nell’intervento di cui si è scritto precedentemente è volato a Gaggiolo per recuperare a bordo un Tecnico di elisoccorso e un operatore della Stazione di Riva del Garda, impegnati in un’esercitazione. I due sono stati verricellati in parete; uno ha soccorso l’infortunata e insieme sono stati recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello. L’altro soccorritore ha accompagnato il compagno di cordata della donna fino al termine della via. Lì sono stati recuperati con il mezzo dagli operatori della Stazione di Riva del Garda. La donna, invece, è stata consegnata all’ambulanza.

Intervento nei pressi della Cascata del Lupo (Bedollo, Altopiano di Pinè)

Venerdì 7 ottobre 2022

È stato elitrasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento un escursionista straniero, ruzzolato per circa 20 metri mentre stava percorrendo il sentiero che dalla frazione delle Piazze (comune di Bedollo, Altopiano di Pinè) arriva alla Cascata del Lupo. L’uomo era in prossimità della cascata quando è scivolato e precipitato più a valle, finendo in una zona molto impervia e boscosa lungo un canale. Rimasto cosciente, l’uomo ha riportato nella caduta possibili politraumi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.45 dalle persone che erano con lui. 

La Centrale Unica per le Emergenze, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre due operatori della Stazione di Pergine si portavano sul luogo dell’incidente via terra. Dopo alcune difficoltà nella localizzazione dall’alto, a causa del bosco fitto e della presenza dei cavi dell’elettricità proprio sopra al luogo dell’incidente, l’infortunato è stato raggiunto via terra dagli operatori della Stazione di Pergine e dall’equipaggio dell’elisoccorso – tecnico di elisoccorso ed equipe medica. Mentre i sanitari procedevano con la stabilizzazione dell’uomo, in una seconda rotazione sono stati elitrasportati altri due operatori della Stazione di Pergine, per dare supporto nelle complesse operazioni di recupero. Poiché non era possibile procedere con recupero tramite verricello, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per calare la barella portantina per circa 80 metri, fino a raggiungere la strada. Lì, l’infortunato è stato affidato all’ambulanza e poi all’elicottero, che nel frattempo era atterrato in piazzola a Bedollo, per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento. L’intervento si è concluso intorno alle 16 e vi hanno collaborato anche Vigili del Fuoco permanenti e volontari. 

Intervento sulle Dolomiti di Brenta: escursionista elitrasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento

Mercoledì 28 settembre 2022

Un escursionista del 1960 residente in Trentino è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo essere scivolato per circa 80 metri in un canalone caratterizzato da erba e salti di roccia, mentre stava scendendo da cima della Finestra nelle Dolomiti di Brenta, insieme ad un compagno di escursione. L’incidente è avvenuto a una quota di circa 2.100 m.s.l.m., sotto il passo delle Ortiche. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 15 da parte del compagno che è riuscito a raggiungere l’infortunato, incosciente. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre in piazzola si rendevano disponibili gli operatori della Stazione di Pinzolo e il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza. Il Tecnico di elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati nei pressi dell’infortunato. Mentre si procedeva con le operazioni di stabilizzazione, in una seconda rotazione l’elicottero ha trasferito in quota due operatori della Stazione di Pinzolo per supportare l’equipaggio dell’elisoccorso nelle fasi di recupero dell’infortunato. Operazioni rese complicate da un peggioramento delle condizioni meteo che ha impedito all’elicottero, in un primo momento, di salire in quota. Successivamente, una finestra di bel tempo ha consentito all’elicottero di recuperare con il verricello l’equipe medica e l’infortunato, nel frattempo intubato, per trasferirlo all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il compagno è stato accompagnato a valle a piedi dai due soccorritori della Stazione di Pinzolo che erano con lui.