Archivio comunicati stampa

Escursionista scivola in un canalone sul monte Cadria (Pieve di Bono): elitrasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento

Mercoledì 23 marzo 2022

Un escursionista del 1976 residente a Porte di Rendena (Tn) è scivolato per circa 100 metri lungo un canalone innevato mentre stava percorrendo da solo il sentiero 448 sul monte Cadria, tra malga Ringia e Pozza di Cadria (Pieve di Bono-Prezzo), a una quota di circa 1.600 m.s.l.m. Da una prima ricostruzione, pare che l’uomo sia scivolato nel canale mentre stava attraversando un tratto di terreno innevato incontrato sul percorso. E’ stato lo stesso escursionista a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 16.10.

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che, una volta individuato l’infortunato, ha verricellato sul posto il Tecnico di elisoccorso con l’equipe medica. In una seconda rotazione, sono stati portati in quota altri due operatori della Stazione Valle del Chiese per aiutare l’equipaggio nelle fasi di recupero, visto il terreno particolarmente impervio. Dopo essere stato stabilizzato e imbarellato, l’infortunato è stato recuperato a bordo dell’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento per i politraumi riportati nella caduta. Successivamente l’elicottero è tornato in quota per recuperare il Tecnico di elisoccorso e i due soccorritori.

Intervento sul monte Cola (catena del Lagorai, Valsugana): escursionista scivola sul pendio erboso

Domenica 20 marzo 2022

Un’escursionista di Pergine Valsugana del 1979 è scivolata per un’ottantina di metri lungo un pendio di erba secca, che in questo periodo dell’anno è particolarmente scivolosa, mentre stava scendendo lungo il sentiero poco sotto la cima del monte Cola (catena del Lagorai, Valsugana), a una quota di circa 2.100 m.s.l.m.. Nell’incidente la donna ha riportato un sospetto trauma alla caviglia, botte e contusioni. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.40 da parte del compagno di escursione della donna.

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale, ha chiesto l’intervento della Stazione Bassa Valsugana ed ha allertato la Stazione di Levico. Cinque soccorritori hanno raggiunto l’infortunata in circa un’ora di camminata, le hanno prestato le prime cure sanitarie e la hanno imbarellata. Dopodiché è stato fatto arrivare sul posto l’elicottero di Trentino Emergenza per procedere con il recupero. L’elisoccorso è atterrato poco distante ed ha caricato a bordo l’infortunata per poi trasferirla all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento alla falesia Policromuro a Massone di Arco (Valle del Sarca): climber elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento

Mercoledì 16 marzo 2022

Un climber del 1962 di Arco è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento per i possibili politraumi riportati dopo essere precipitato per circa 5 metri dalla falesia Policromuro, settore Abisso, a Massone di Arco, finendo a terra alla base della parete. All’origine dell’incidente, un probabile errore nel fare sicura in fase di discesa. La chiamata al numero unico per le emergenze 112 è arrivata intorno alle 11.20. 

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano anche gli operatori della Stazione di Riva del Garda. Il Tecnico di elisoccorso con l’equipe medica sono stati verricellati sul posto per prestare le prime cure sanitarie all’uomo, sempre cosciente. Una volta stabilizzato e imbarellato, l’infortunato è stato trasportato dai soccorritori fino all’ambulanza e da lì fino all’elicottero che, nel frattempo, era atterrato a Massone di Arco. Il climber è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Escursionista soccorso per un malore sul sentiero 637 (Nago Torbole)

Intorno alle 10.10 il numero unico per le emergenze 112 è stato allertato per un escursionista veronese del 1956 che ha accusato un malore sul sentiero numero 637 che da Nago Torbole porta a malga Fiavei. L’uomo è stato soccorso dall’equipaggio dell’elicottero di Trentino Emergenza. Dopo essere stato stabilizzato e imbarellato, è stato verricellato a bordo dell’elicottero e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Riva del Garda del Soccorso Alpino, pronti in piazzola per dare eventuale supporto all’equipaggio dell’elisoccorso.  

Intervento alla base delle cascate di Valorz (Val di Rabbi)

Martedì 8 marzo 2022

Un ice climber venezuelano di 30 anni è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento con sospetti politraumi e diverse contusioni, dopo essere scivolato per circa 70 metri su un pendio ghiacciato in Val di Rabbi. L’uomo aveva terminato la scalata alla cascata di ghiaccio “Salto degli angeli” (cascate di Valorz, Val di Rabbi), insieme ad un compagno di cordata. Con i ramponi ai piedi si trovava sulla strada del rientro, lungo il pendio ripido e ghiacciato che si sviluppa dalla base della cascata verso valle, quando ha perso l’equilibrio ed è scivolato per decine di metri. È stato il compagno a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 poco prima delle 14.
 
Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre un operatore della Stazione di Rabbi si portava sul posto ed altri soccorritori si rendevano disponibili in piazzola a San Bernardo. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati nei pressi dell’infortunato. Dopo avergli prestato le prime cure, lo hanno imbarellato e verricellato a bordo dell’elicottero, per poi trasferirlo all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Incidente mortale nei boschi sopra l’abitato di Predazzo (Val di Fiemme)

Sabato 5 marzo 2022

Un ragazzo di Predazzo di 22 anni ha perso la vita questa mattina mentre era impegnato nel lavoro di allestimento di una teleferica nei boschi sopra l’abitato di Predazzo in Val di Fiemme, sul versante dove sale l’impianto di risalita dello Ski center Latemar. A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112, poco prima delle 9, è stato il padre del ragazzo e alcuni colleghi, che lo hanno trovato incosciente alla base di un dirupo alto una quindicina di metri. La dinamica dell’incidente è in fase di accertamento; da una prima ricostruzione, il ragazzo potrebbe essere scivolato lungo il pendio scosceso mentre stava maneggiando la traente della teleferica. 

Il Tecnico di Centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano gli operatori della Stazione di Moena, con i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica sono stati verricellati sul posto. Le condizioni del ragazzo sono parse da subito molto gravi; nonostante i tentativi di rianimazione, il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita nella piazzola della Guardia di Finanza di Predazzo, per essere affidata al carro funebre.

Intervento su cascata di ghiaccio nei pressi del passo Campogrosso (Piccole Dolomiti)

Domenica 27 febbraio 2022

Un ice climber del 1976 di Valdagno (VI) è stato elitrasportato all’ospedale di Rovereto dopo aver sbattuto la testa ed essersi procurato un sospetto trauma ad un arto inferiore, in seguito a una caduta di circa otto metri mentre stava scalando la cascata di ghiaccio “Mani fredde” nei pressi del passo Campogrosso (Piccole Dolomiti). L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato poco dopo le 12 da parte dei suoi compagni di cordata.

Il Tecnico di centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha allertato gli operatori delle Stazioni di Vallagarina, Ala e Recoaro (Soccorso Alpino Veneto). L’elicottero, dopo aver caricato a bordo un secondo tecnico di soccorso, è volato sul posto ed ha verricellato sul ferito il Tecnico di elisoccorso. L’ice climber è stato stabilizzato e, in accordo con l’equipe medica, verricellato a bordo dell’elicottero per essere trasferito all’ospedale di Rovereto.

In giornata ci sono stati altri tre interventi per soccorrere tre diversi escursionisti infortunatisi alla caviglia.

Il primo intervento alle 10.50 in aiuto ad una donna del 1962 residente a Prato caduta sul sentiero dell’imperatrice verso malga Fevri (Madonna di Campiglio) a una quota di circa 1.600 m.s.l.m. E’ stata raggiunta dagli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio che le hanno prestato le prime cure, la hanno imbarellata e trasportata fino a valle per consegnarla all’ambulanza.

Poco dopo, verso le 11.50, i soccorritori della Stazione di Madonna di Campiglio hanno soccorso un altro escursionista del 1965 di Ariano nel Polesine (RO) sul sentiero delle cascate di Vallesinella. Una volta raggiunto, gli operatori lo hanno stabilizzato, imbarellato e trasportato a spalla con la barella portantina fino al mezzo, per poi trasferirlo al Centro traumatologico di Madonna di Campiglio.

Infine, gli operatori della Stazione di Moena hanno soccorso una donna del 1970 residente a Casier (TV) al rifugio Fuciade (Val di Fassa) con un presunto trauma di caviglia. Dopo averle prestato le prime cure, i soccorritori la hanno immobilizzata nel materassino a depressione e la hanno trasportata a valle con il gatto delle nevi messo a disposizione dal gestore del rifugio, per poi consegnarla all’ambulanza.

Intervento notturno sulle Dolomiti di Brenta

Sabato 26 febbraio 2022

Si è concluso intorno alle 20.15 un intervento in soccorso di due escursionisti – un modenese del 1994 e un bolognese del 1993 – in difficoltà sul sentiero 323 che da Madonna di Campiglio porta verso il rifugio Maria e Alberto ai Brentei (Dolomiti di Brenta). I due ragazzi avevano in programma di passare la notte al rifugio ma intorno alle 19, quando si trovavano a una quota di 1.950 m.s.l.m. e a circa 40 minuti di distanza dal rifugio, hanno chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 perché sfiniti, infreddoliti e in difficoltà a causa della neve alta presente in quota.

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero e degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, che si sono messi a disposizione in piazzola. L’elisoccorso è volato in quota e, con il supporto dei visori notturni, ha individuato i due escursionisti, recuperandoli a bordo con due verricelli. I due sono stati trasportati in piazzola, dove sono stati visitati dall’equipe medica e affidati agli operatori della Stazione. Per loro non è stato necessario il ricovero in ospedale. 

Due escursionisti soccorsi per il maltempo sul gruppo delle Pale di San Martino

Lunedì 21 febbraio 2022

Due escursionisti di Pessano con Bornago (MI) – un uomo del 1990 e una donna del 1994 – sono stati recuperati dall’elisoccorso, dopo essere stati sorpresi da forti raffiche di vento misto a neve, mentre si trovavano nei pressi del Passo della Fradusta a una quota di circa 2.650 m.s.l.m.. I due escursionisti, illesi ma provati dal freddo e in difficoltà a proseguire l’escursione in autonomia a causa del maltempo, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 15.45. 

Il Tecnico di Centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione San Martino di Castrozza si sono messi a disposizione in piazzola per dare eventuale supporto. Nonostante il forte vento e la visibilità scarsa, l’elicottero è riuscito a volare in quota e a sbarcare in hovering il Tecnico di elisoccorso. I due escursionisti sono stati recuperati a bordo dell’elicottero e trasferiti a San Martino di Castrozza, dove sono stati affidati agli operatori del Soccorso Alpino. 

Intervento in Marmolada

Lunedì 14 febbraio 2022

Si è concluso intorno alle 18.30 di ieri un intervento per il recupero di due alpinisti in difficoltà sulla Marmolada. I due – un uomo del 1987 di Negrar (VR) e una donna del 1992 di Verona – sono stati recuperati dall’elisoccorso dopo che avevano perso l’orientamento mentre stavano progredendo in salita verso Punta Penia dalla parete nord della Marmolada. Hanno quindi chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 per chiedere aiuto poco prima delle 15. Guidati al telefono dal Tecnico di centrale operativa verso la via normale per il rientro, non sono comunque riusciti a trovare la traccia.


Considerata l’ora tarda e le temperature basse, intorno alle 17 è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso. L’elicottero, in assetto idoneo al volo notturno, è volato fino in piazzola a Canazei, dove ha imbarcato un operatore della Stazione Alta Fassa, per poi salire in quota, quando già cominciava a fare buio. Dopo una ricerca dall’alto, i due alpinisti sono stati individuati in una zona impervia di roccia, neve e ghiaccio a circa 3.000 metri di quota. Il Tecnico di Elisoccorso è stato calato con il verricello poco distante e li ha raggiunto scalando per una trentina di metri con piccozza e ramponi. I due, che nel frattempo avevano attrezzato una sosta per mettersi in sicurezza, erano iIlesi ma infreddoliti. Sono stati recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello e riportati a valle in sicurezza.  

Intervento sotto cima Carega (Piccole Dolomiti)

Domenica 13 febbraio 2022

Un escursionista di Marostica (VI) del 1954 è scivolato sul ghiaccio per circa 200 metri poco sotto cima Carega (Piccole Dolomiti). Fortunatamente, nella scivolata l’uomo non ha impattato contro le rocce e sembra non aver riportato traumi importanti. Due suoi compagni di escursione sono riusciti a raggiungerlo ed hanno chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 11.15.

Il tecnico di centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Sul posto è arrivato l’elisoccorso di Verona poiché gli elicotteri di Trentino Emergenze erano occupati in altre operazioni di soccorso. Il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino Veneto è stato verricellato sul posto. In accordo con il medico, l’uomo è stato recuperato a bordo dell’elicottero con un verricello di circa 10 metri e trasferito all’ospedale di Vicenza per gli accertamenti del caso. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Ala, pronti in piazzola per dare eventuale supporto all’equipaggio.

Intervento lungo il sentiero Busatte Tempesta (Riva del Garda)

Un minore del 2013 della provincia di Bolzano è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, dopo essersi procurato una probabile frattura ad un arto inferiore lungo il sentiero panoramico Busatte Tempesta (Riva del Garda). La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.30.

Sul posto è arrivata una squadra di tre operatori della Stazione di Riva del Garda che ha prestato le prime cure al bambino ed ha fornito all’elicottero le indicazioni per lo sbarco del Tecnico di Elisoccorso e dell’equipe medica. Il minore, dopo essere stato stabilizzato e imbarellato su asse spinale, è stato recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello e trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento.