Archivio comunicati stampa

Intervento in falesia in Val Terragnolo

Sabato 18 dicembre 2021

Un uomo residente a Trento del 1967 è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento con una ferita alla testa e altri possibili traumi, dopo essere precipitato per diversi metri da una falesia in Val Terragnolo, nei pressi della frazione Senter (Rovereto). Secondo una prima ricostruzione, l’uomo si stava calando con una persona più sotto che gli faceva sicura, quando è volato per circa 4/5 metri finendo alla base della parete, per poi ruzzolare nella boscaglia sottostante per altri 5 metri circa, probabilmente dopo che la corda di assicurazione è uscita dal freno. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 13.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha individuato immediatamente l’infortunato grazie alle coordinate GPS. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica, dopo essere stati sbarcati nelle vicinanze, hanno raggiunto l’infortunato, sempre vigile e collaborativo, e gli hanno prestato le prime cure mediche. L’uomo è stato stabilizzato e imbarcato a bordo dell’elicottero con il verricello per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Vallagarina, pronti in piazzola per dare eventuale supporto.

Mancato rientro: escursionista ritrovato senza vita in un canale in Val Trementina (Paganella)

Martedì 7 dicembre 2021

È stato ritrovato senza vita l’escursionista del 1958 residente a Lavis (Tn), le cui ricerche erano cominciate intorno alle 18 di oggi, dopo che i familiari ne avevano denunciato il mancato rientro al Numero Unico per le Emergenze 112. È stato ritrovato a valle del sentiero 682 in Val Trementina (Paganella), tra Fai della Paganella e il lago di Lamar, a una quota di circa 1.100 m.s.l.m.. Fatale una scivolata lungo un canale ghiacciato di circa 150 metri.

Il Tecnico di Centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero e degli operatori delle Stazioni Paganella Avisio, Trento – monte Bondone, Fai della Paganella e Rotaliana – bassa Val di Non. Dopo il ritrovamento della macchina nel parcheggio di Zambana Vecchia, da dove partono i sentieri che salgono verso l’altopiano della Paganella e il lago di Lamar, gli operatori della Stazione Trento – monte Bondone hanno cominciato le ricerche lungo i sentieri che dal lago di Lamar portano verso Fai della Paganella, mentre gli operatori della Stazione Fai della Paganella hanno percorso i sentieri che da loc. Santel (Fai della Paganella) si sviluppano verso Zambana vecchia e i laghi di Lamar e gli operatori delle Stazioni Paganella Avisio e Rotaliana bassa Val di Non, con una unità cinofila, sono saliti da Zambana Vecchia. Sul posto anche i Vigili del Fuoco che hanno illuminato la parete con le fotoelettriche. Nel frattempo è stato localizzato il telefono cellulare dell’escursionista in Val Trementina nei pressi del sentiero 682 a una quota di circa 1.100 m.s.l.m.. È stato quindi richiesto l’intervento dell’elicottero che ha effettuato un sorvolo sulla zona ma senza dare nessun esito. Sono stati gli operatori da terra, intorno alle 21.20 a trovare le tracce di una scivolata sul sentiero 682, lungo un canale ghiacciato. I soccorritori si sono calati per circa 150 metri fino a ritrovare l’escursionista, ormai senza vita. Le operazioni di recupero della salma si svolgeranno domani con l’elicottero, alle prime luci dell’alba.

Mercoledì 8 dicembre 2021

La salma dell’escursionista ritrovato senza vita questa notte in un canale a valle del sentiero 682 in Val Trementina (Paganella) è stata recuperata questa mattina intorno alle 8.45, dall’elicottero con a bordo anche due operatori della Stazione Paganella Avisio del Soccorso Alpino e Speleologico. La salma è stata trasferita a valle a Zambana Vecchia.

Nota stampa

Ritrovato vivo l’uomo di 45 anni disperso da ieri nella zona di Lavarone. Era precipitato con la sua auto per un’ottantina di metri nel bosco sottostante la via degli Altipiani, sopra l’abitato di Calceranica al Lago. Ѐ stato ritrovato cosciente ma provato intorno alle 16.30 da una squadra della Stazione di Levico del Soccorso Alpino e Speleologico, unitasi in mattinata alle ricerche delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco, insieme alla Stazione Altipiani.

Dopo il ritrovamento, sul posto è intervenuto l’elisoccorso che ha verricellato il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. Dopo le prime cure mediche, l’uomo è stato imbarellato e trasportato in una zona più aperta, per consentire il recupero con il verricello da parte dell’elicottero. Infine, è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. Hanno collaborato nelle operazioni di recupero anche gli operatori della Croce Rossa e i Vigili del Fuoco.

Mancato rientro in Val dei Mocheni: ritrovato vivo l’escursionista disperso

Lunedì 22 novembre 2021

Ѐ stato ritrovato intorno alle 22 di ieri sera, vivo ma con una gamba fratturata, l’escursionista trentino del 1950 le cui ricerche erano cominciate intorno alle 20.40. L’uomo era uscito da solo nel corso della giornata per fare un’escursione in Val dei Mocheni, senza fare ritorno a casa all’orario prestabilito. I familiari hanno quindi denunciato il mancato rientro al Numero Unico per le Emergenze 112, dando indicazioni sulla zona in cui l’uomo aveva pianificato di andare. L’escursionista è stato trovato in Valcava (Fierozzo), lungo il sentiero E371 a una quota di circa 1.800 m.s.l.m. Era scivolato sul terreno ghiacciato procurandosi una frattura all’arto inferiore e non era riuscito a lanciare l’allarme per mancanza di campo. 

Per le ricerche, il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento della Stazione di Pergine e di una unità cinofila. Sul posto anche i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine. Dopo il ritrovamento dell’auto nel parcheggio dove partono i sentieri della Valcava (Fierozzo), le ricerche si sono focalizzate lungo i sentieri e le strade forestali intorno. Poco prima delle 22 una squadra dei Vigili del Fuoco ha trovato l’uomo, nei pressi di un rudere dove aveva trovato riparo, lungo il sentiero  E371. Otto soccorritori della Stazione di Pergine, tra cui c’era un operatore sanitario, hanno raggiunto l’infortunato e gli hanno prestato le prime cure mediche. Dopo averlo stabilizzato, poiché a causa della nebbia l’elicottero non riusciva a decollare dalla base di Mattarello, lo hanno trasportato a spalla con la barella portantina fino alla strada, dove lo hanno affidato all’ambulanza. L’intervento si è concluso intorno alle 23.30. Per le ricerche sono stati allertati anche i cani molecolari ma il loro intervento non è stato necessario.

Escursionista precipita dalla ferrata del Somator al monte Biaena (Vallagarina): elitrasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento

Sabato 20 novembre 2021

Un’escursionista del 1976 di Rovereto è stata elitrasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolata dal sentiero n. 673 che dal Rifugio Malga Somator porta verso la cima del monte Biaena (Vallagarina). Secondo una prima ricostruzione, la donna aveva concluso il tratto attrezzato del sentiero e stava procedendo sulla cresta verso la cima del monte a una quota di circa 1.500 m.s.l.m., quando ha perso l’equilibrio ed è precipitata nel canale sottostante, fermandosi 50 metri più a valle su una cengia. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 15 dai compagni di escursione che la hanno vista scivolare e scomparire dalla loro vista. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. In una seconda rotazione, l’elicottero ha trasferito in quota due operatori della Stazione di Vallagarina per dare supporto all’equipaggio dell’elisoccorso nelle operazioni di recupero, poiché la donna si trovava su una cengia sul ciglio di uno strapiombo. L’escursionista, incosciente, è stata stabilizzata e imbarellata. Dopo aver attrezzato una sosta, i soccorritori hanno recuperato la barella verso l’alto per circa 5 metri, in modo da permettere all’elicottero di imbarcarla a bordo tramite il verricello. La donna è stata intubata sul posto ed elitrasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, mentre i compagni sono stati raggiunti dai soccorritori della Stazione Vallagarina al rifugio Malga Somator.

Intervento notturno sulla parete del monte Colodri (Arco)

Domenica 14 novembre 2021

Si è concluso intorno alle 20.30 un intervento in soccorso di un base jumper bloccato sulla parete del monte Colodri (Arco, Valle del Sarca), dopo essersi lanciato dalla sommità. L’uomo si trovava in parete, a circa 200 metri da terra, appoggiato con i piedi su uno spuntone di roccia. Illeso, è riuscito a raccogliere la vela del paracadute e a rimanere aggrappato a un arbusto. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 17 da una persona che ha notato il base jumper in parete da valle e, successivamente, anche da uno dei compagni.

Il Tecnico di Centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento della Stazione di competenza di Riva del Garda. Sul posto anche i soccorritori della Stazione Val di Ledro e i Vigili del Fuoco di Dro che hanno illuminato la parete con la fotoelettrica, poiché era buio e la visibilità molto scarsa. I soccorritori sono saliti con i mezzi da Laghel e poi a piedi fino a raggiungere la sommità del monte Colodri. Da lì si sono portati sulla verticale ed hanno attrezzato un ancoraggio, in modo da raggiungere il base jumper dall’alto. Un operatore è stato calato per circa 100 metri fino ad arrivare nel punto in cui si trovava il base jumper, il quale è stato messo in sicurezza, recuperato verso l’alto fino alla cima del monte ed accompagnato a valle. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Intervento notturno sul Monte Vioz (Val di Sole)

Venerdì 12 novembre 2021

Si è concluso intorno alle 1.30 di questa notte un intervento in aiuto di un escursionista di Bussolengo (VR) del 1995 sul Monte Vioz (Val di Sole) a una quota di circa 3.200 m.s.l.m.. Il ragazzo era partito con l’intento di raggiungere il locale invernale del Rifugio Vioz (3.500 m.s.l.m.) per trascorrervi la notte ma con il buio e la neve si è attardato sul sentiero. L’allarme è scattato intorno alle 22 da valle, quando alcune persone hanno notato delle luci persistenti in alta quota. 

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha inviato sul posto una squadra di tre operatori della Stazione di Pejo per controllare che non ci fossero persone in difficoltà. I gestori dell’impianto di risalita Pejo 3000, a cui va un sentito ringraziamento, hanno aperto la funivia, consentendo ai soccorritori di salire fino a quota 3.000 m.s.l.m.. Da lì, si sono incamminati a piedi verso il rifugio Vioz fino a quando hanno trovato il ragazzo, che aveva intenzione di trascorrere la notte all’addiaccio, intorno alle 23.45 e a circa 3.200 m.s.l.m.. L’escursionista è stato rifocillato con una bevanda calda, dopodiché è stato accompagnato a valle in sicurezza fino alla macchina. Per lui non è stato necessario alcun ricovero in ospedale. 

Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino raccomanda massima prudenza nel pianificare escursioni in quota, dove si trovano condizioni già tipicamente invernali con neve e ghiaccio. Le giornate si sono notevolmente accorciate; pertanto va prestata particolare attenzione alla programmazione degli orari di partenza e di rientro, considerando che i tempi di percorrenza possono allungarsi se sul sentiero si trova neve.  

Incidente sul lavoro nei boschi sopra Pietramurata (Valle del Sarca)

Mercoledì 10 novembre 2021

Un uomo del 1972 è stato investito da una pianta, procurandosi un trauma ad un arto inferiore, mentre stava lavorando in un cantiere forestale nei boschi sopra l’abitato di Pietramurata, a una quota di circa 750 m.s.l.m., nei pressi della strada forestale di Massampiano. Ѐ stato un collega ad allertare il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 14. 

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre due operatori della Stazione di Riva del Garda si portavano sul posto per dare supporto nelle operazioni di soccorso. Il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe sanitaria sono stati verricellati sul luogo dell’incidente per prestare le prime cure sanitarie. L’infortunato è stato stabilizzato e trasportato con la barella per alcune decine di metri in un punto più aperto del bosco, per consentire il recupero a bordo dell’elicottero con il verricello. Infine, è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento notturno lungo la via Aganippe, parete San Paolo (Dro, Valle del Sarca)

Domenica 7 novembre 2021

Si è concluso intorno alle 20.40 un intervento in aiuto di due ragazzi del 2006 di Dro, incrodati lungo la via Aganippe sulla parete San Paolo (frazione Ceniga – Dro, Valle del Sarca). I due arrampicatori stavano affrontando l’ultimo tiro della via quando, dopo aver perso la luce frontale, non sono stati più in grado di proseguire a causa del buio. In difficoltà, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 18. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione di Riva del Garda. Cinque soccorritori si sono portati con i mezzi in quota, nei pressi dell’uscita della via, mentre i Vigili del Fuoco di Dro illuminavano la parete con la fotoelettrica. Un soccorritore è stato calato dall’alto per circa 50 metri, fino a raggiungere i due ragazzi. Una volta messi in sicurezza, entrambi sono stati guidati fino al termine della via e poi riaccompagnati a valle con i mezzi. Illesi, per nessuno dei due è stato necessario il ricovero in ospedale. 

Mancato rientro: uomo trovato vivo in Val de la Mare (Cogolo, Val di Pejo)

Venerdì 29 ottobre 2021

Si sono concluse intorno alle 22.45 di ieri le operazioni in soccorso di un uomo del 1939 di Cogolo (Val di Pejo), il cui mancato rientro era stato denunciato dai familiari nel pomeriggio. L’uomo era uscito da solo in e-bike senza fare ritorno all’ora concordata, dando avvio alle ricerche. Ѐ stato ritrovato vivo ma ferito, a causa di una caduta dalla bicicletta, a bordo di un sentiero che collega l’abitato di Celledizzo a malga Pontevecchio in Val de la Mare, a una quota di circa 1.800 m.s.l.m., alle 20.30 di ieri sera.

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha attivato una squadra di dieci operatori della Stazione Val di Pejo, che si sono uniti alle ricerche dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri intorno alle 19, per scandagliare i sentieri e le strade forestali che l’uomo percorreva abitualmente con l’e-bike in Val de la Mare. Intorno alle 20.30, l’uomo è stato ritrovato, cosciente ma ferito, a bordo del sentiero verso malga Pontevecchio. Con la collaborazione dei Vigili del Fuoco, sul posto sono stati fatti arrivare medico e infermiere che hanno prestato le prime cure all’infortunato. Dopo essere stato stabilizzato, l’uomo è stato trasportato a spalla con la barella portantina per un tratto di sentiero fino alla strada dove c’era l’ambulanza. Da lì è stato trasferito al campo da calcio di Cogolo dove, nel frattempo, era atterrato l’elicottero. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento.