Archivio comunicati stampa

Tre interventi in soccorso di tre piloti di parapendio in Val di Fassa

Sabato 25 settembre 2021

Intorno alle 9.30 la Centrale Unica Emergenze 112 è stata allertata per un parapendio precipitato nei pressi della zona di atterraggio a Campitello di Fassa. Il pilota, un francese del 1954, era rimasto impigliato con la vela su un albero a una decina di metri da terra, illeso.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento di due operatori della Stazione Alta Fassa. Arrivati sul posto con l’attrezzatura da tree climbing, i soccorritori sono saliti sulla pianta e, dopo aver attrezzato una sosta, hanno calato il pilota fino a terra con la corda. Illeso, non ha avuto bisogna del ricovero in ospedale. 

Poco dopo le 15 la Centrale Unica Emergenze 112 è stata allertata per un parapendio visto precipitare nel bosco sotto il Col Rodella in località Soracrepa (Canazei, Val di Fassa). La pilota, una donna lombarda del 1973, era illesa ma era atterrata su una pianta a circa 8 metri da terra. Quattro operatori della Stazione Alta Fassa sono saliti con il mezzo e, dopo una ventina di minuti di cammino, la hanno raggiunta. Come nell’intervento precedente, la donna è stata calata a terra e non ha avuto bisogno di essere portata in ospedale. 

Il terzo intervento si è reso necessario per un pilota di parapendio precipitato in zona Col del Cuc, a valle del rifugio Viel del Pan (Canazei). L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 16. Il pilota, che lamentava forti dolori alla schiena, è stato soccorso da un operatore della Stazione Alta Fassa che si trovava al rifugio e, successivamente, recuperato dall’elicottero del Veneto, per essere trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Incidente mortale nei pressi della cima Cop di Breguzzo (val di Breguzzo)

Sabato 25 settembre 2021

Un escursionista ha perso la vita dopo essere precipitato per circa 70 metri nei pressi della cima Cop di Breguzzo (val di Breguzzo), a una quota di circa 3.000 m.s.l.m.. L’uomo aveva raggiunto la cima insieme ad un altro compagno di escursione e stava rientrando lungo la cresta sud, quando, probabilmente a causa del cedimento di un sasso sul quale si era appoggiato, è precipitato lungo il versante est, caratterizzato da salti di roccia e ghiaioni. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.50 dal compagno di escursione. Con lui anche una coppia di altri escursionisti che si trovavano per caso sul posto.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che, una volta individuato il ragazzo, ha verricellato il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. Purtroppo per l’uomo non c’era nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Con una seconda rotazione l’elicottero ha trasferito in quota due operatori della Stazione Val del Chiese per dare supporto nelle operazioni di recupero della salma e delle tre persone illese. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata imbarcata a bordo, portata a Bondo e affidata al carro funebre. I tre illesi sono stati accompagnati dai soccorritori in sicurezza fino a un punto comodo, dove il compagno della vittima, in stato di shock, è stato recuperato dall’elicottero e trasferito a valle, mentre l’altra coppia di escursionisti è rientrata in autonomia.
Presenti Vigili del Fuoco e Carabinieri. Sono stati attivati anche gli Psicologi per i Popoli per dare supporto ai familiari della vittima.

Pilota di parapendio precipita su una cengia sulla parete sud della Marmolada (Val di Fassa): elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento

Venerdì 24 settembre 2021

Un pilota di parapendio di nazionalità francese del 1991 è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento per i possibili politraumi riportati dopo essere precipitato su una cengia lungo la parete sud della Marmolada, a una quota di circa 2.800 m.s.l.m.. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivato intorno alle 13.45 da alcuni escursionisti che hanno visto l’uomo in difficoltà e, successivamente, dagli amici che erano in contatto radio con lui.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, decollato da Pontives con a bordo il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. L’infortunato, che nel frattempo era riuscito ad assicurarsi in parete, è stato raggiunto con un verricello da circa 30 metri, recuperato a bordo dell’elicottero e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. Pronti in piazzola gli operatori della Stazione Alta Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico, il cui intervento non è stato necessario.

Arrampicatore precipita in parete e perde la vita in Val di Fiemme

Giovedì 23 settembre 2021

Un uomo di Tesero ha perso la vita dopo essere precipitato per circa quaranta metri mentre, da solo, stava attrezzando una via lungo una parete in località Salime nella valle del Rio Bianco, sopra l’abitato di Panchià (Valle di Fiemme). Le cause dell’incidente sono in fase di accertamento. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato poco prima delle 19 dai familiari che non lo hanno visto rientrare a casa. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Val di Fiemme che si sono diretti sul posto, seguendo le indicazioni dei familiari che conoscevano il luogo dove l’uomo si sarebbe recato. Saliti con i mezzi e dopo circa un quarto d’ora di cammino, i soccorritori hanno raggiunto la base della parete di roccia, dove hanno trovato il corpo senza vita dell’arrampicatore. Sul posto è stato fatto arrivare l’elicottero Pelikan di Bolzano che, dopo il nullaosta delle autorità, ha recuperato a bordo la salma con il verricello e la ha trasferita a Tesero. Hanno collaborato all’intervento anche i Vigili del Fuoco. 

Base jumper perde la vita sul monte Casale (Valle del Sarca)

Venerdì 17 settembre 2021

Un base jumper francese del 1984 ha perso la vita dopo essersi lanciato con la tuta alare dal Monte Casale (valle del Sarca). L’uomo, per cause in fase di accertamento, è andato a sbattere contro la roccia rimanendo appeso nel vuoto, con la vela impigliata in parete sullo zoccolo del monte Casale, a circa 300 metri da terra tra l’abitato delle Sarche e Pietramurata. La chiamata al Numero Unico 112 è arrivata intorno alle 16 da un persona che, da valle, ha notato la vela.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre in località Sarche si portava una squadra di operatori della Stazione di Riva del Garda. L’elicottero ha verricellato il Tecnico di Elisoccorso in parete, a distanza di sicurezza per evitare che l’aria provocata dai rotori gonfiasse la vela e la facesse precipitare a terra. Il soccorritore si è calato fino a raggiungere il base jumper, ma per l’uomo non c’era nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. In una seconda rotazione, l’elicottero ha recuperato a bordo un secondo Tecnico di Elisoccorso e un operatore della Stazione di Riva del Garda per dare un aiuto nelle operazioni di recupero della salma che, dopo il nullaosta delle autorità, è stata elitrasportata a valle alle Sarche e affidata ai Carabinieri.

Poco prima delle 12 la Centrale Unica Emergenze è stata allertata per un’escursionista ceca del 1997 con un possibile trauma ad un arto superiore, causato da una scarica di sassi mentre si trovava a circa metà percorso della ferrata Pisetta (Piccolo Dain, Valle del Sarca). La donna è stata soccorsa dall’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino con l’equipe medica. Dopo essere stata stabilizzata, è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Trento – monte Bondone, pronti in piazzola alle Sarche per dare eventuale supporto.

Intervento notturno in parete sulle Dolomiti di Brenta

Martedì 14 settembre 2021

Si è concluso intorno alle 21.40 di ieri un intervento in soccorso di una cordata di due alpinisti tedeschi del 1974 e del 1982, incrodata in parete circa 50 metri sopra la Bocca d’Ambiez (Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 2.900 m.s.l.m.. I due stavano scendendo in corda doppia quando, con l’arrivo del buio, hanno perso l’orientamento senza più riuscire a procedere autonomamente. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 20.30.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione di San Lorenzo in Banale si portavano in piazzola per dare supporto all’equipaggio in caso di bisogno. L’elicottero è volato fino al rifugio Tosa Pedrotti per sbarcare l’equipe medica e imbarcare un secondo Tecnico di Elisoccorso. Salito in quota, l’equipaggio dell’elisoccorso è riuscito a individuare i due alpinisti utilizzando i visori notturni e grazie ad una luce appositamente accesa dai due uomini in parete. Con due verricelli di circa 35 metri i due Tecnici di Elisoccorso presenti a bordo si sono calati uno dopo l’altro ed hanno recuperato i due alpinisti. Illesi, i due sono stati trasportati al rifugio Tosa Pedrotti, dove hanno trascorso la notte.

Video dell’intervento a questo link.

Altri due interventi notturni in Val di Fassa e nel gruppo Pale di San Martino

Poco dopo le 20 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un escursionista pugliese in difficoltà nel gruppo del Sella in Val di Fassa. L’uomo stava percorrendo il sentiero tra il rifugio Boè e il rifugio Forcella Pordoi quando, nei pressi del rifugio Boè, ha sbagliato itinerario e, camminando, è finito in fondo a un canalone. In difficoltà nel ritrovare la traccia del sentiero ha chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Alta Fassa. Dopo aver compreso dove si trovava l’uomo tramite un’intervista telefonica, poiché le coordinate gps non erano precise, un soccorritore è salito in quota con gli impianti di risalita del Sass Pordoi, appositamente aperti per agevolare l’intervento di soccorso. Insieme ad un altro soccorritore già presente in quota lo hanno raggiunto a piedi intorno alle 21.35. L’uomo, incolume, è stato riaccompagnato in sicurezza fino alla traccia del sentiero e poi fino al rifugio Maria. Da qui è stato portato a valle al passo Pordoi con gli impianti del Sass Pordoi. L’intervento si è concluso intorno alle ore 1.

Alle 20.40 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per due escursionisti in difficoltà nel gruppo delle Pale di San Martino. I due – lui del 1984 residente in provincia di Cremona e lei del 1989 residente a Cremona – stavano percorrendo il sentiero 701 tra il rifugio Pedrotti al Rosetta e il rifugio Colverde quando, a una quota di circa 2.400 m.s.l.m., hanno perso la traccia del sentiero. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è stata fatta da una persona che passando sul sentiero ha sentito le richieste di aiuto da parte dei due escursionisti. Un operatore della Stazione San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino e Speleologico è salito fino al rifugio Colverde con il mezzo per poi raggiungere i due escursionisti in circa 40 minuti di cammino. I due, incolumi, sono stati riaccompagnati a valle fino a San Martino di Castrozza.

Alpinista cade sul primo tiro della via Rossi-Tomasi sul Piz Ciavazes (gruppo del Sella, Val di Fassa)

Sabato 11 settembre 2021

Un alpinista di Ozzano dell’Emilia (BO) è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento per i possibili politraumi riportati dopo essere caduto dal primo tiro della via Rossi-Tomasi sul Piz Ciavazes (gruppo del Sella, Val di Fassa). L’uomo era primo di cordata e, dopo aver perso l’appiglio, è precipitato per diversi metri fino a cadere a terra, sul ghiaione alla base della parete. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 9.45 da parte dei compagni di cordata.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è salito in quota e ha sbarcato sul posto in hovering il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. Dopo le prime cure mediche, l’infortunato, cosciente, è stato stabilizzato, imbarellato e recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Alta Fassa, pronti in piazzola a Canazei.

Intervento notturno sulla via Don Quixote, parete sud della Marmolada

Sabato 11 settembre 2021

Si è concluso intorno alle ore 1 di questa notte un intervento in soccorso di cinque alpinisti stranieri – due slovacchi del 1952 e del 1956, due cechi del 1989 e un ceco del 1967 – sulla via Don Quixote, parete sud della Marmolada. I cinque uomini si sono attardati lungo la via e al terzultimo tiro, a una quota di circa 3.100 m.s.l.m., con l’arrivo del buio non sono stati più in grado di proseguire. Poco prima delle 21, non essendo attrezzati per passare la notte in parete, hanno allertato la Centrale veneta del Suem che ha attivato la Centrale Unica Emergenza chiedendo collaborazione. 

Il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha attivato la Stazione Alta Fassa con sei uomini che hanno raggiunto la piazzola a Canazei, pronti per essere portati in quota dall’elicottero. Causa vento l’elicottero di Trentino Emergenza non è decollato da Trento. È stato fatto intervenire l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites che ha recuperato a bordo a Canazei un operatore e tecnico di elisoccorso. Saliti in quota, il soccorritore è stato verricellato in parete e, con tre verricelli da 40 metri, ha recuperato a bordo i cinque alpinisti. Illesi, sono stati portati a valle a Canazei. Per loro non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Immagine in alto: elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites

Intervento sulla Vedretta degli Sfulmini (Dolomiti di Brenta)

Martedì 7 settembre 2021

Un escursionista di nazionalità polacca del 1978 è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento con possibili politraumi, in seguito ad una scivolata di circa 100 metri sulla Vedretta degli Sfulmini (Dolomiti di Brenta). L’uomo stava salendo con i ramponcini ai piedi il tratto ghiacciato della Vedretta degli Sfulmini verso la Bocca degli Armi, insieme ad altre persone, quando è scivolato e ruzzolato a valle. Sono stati i compagni di escursione a chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 10.50.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Una volta individuato l’infortunato – raggiunto nel frattempo da due guide alpine che si trovavano sul posto e che lo hanno assicurato al ghiaccio – l’elicottero ha verricellato il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Dopo le prime cure sanitarie, l’infortunato è stato recuperato a bordo dell’elicottero, per essere trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare eventuale supporto all’equipaggio dell’elisoccorso. 

Alcuni interventi di giornata in montagna

Sabato 4 settembre 2021

Un biker del 1989 residente a Bondone (Tn) è stato soccorso dopo essere caduto dalla sua mountain bike mentre stava scendendo lungo la strada forestale a valle del rifugio Solander (Commezzadura, Val di Sole). Nella caduta l’uomo si è infortunato ad un arto superiore e si è procurato botte ed escoriazioni. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento degli operatori della Stazione Val di Sole, che hanno raggiunto l’infortunato con i mezzi e gli hanno prestato le prime cure mediche. Considerata la dinamica dell’incidente, è stato fatto intervenire anche l’elicottero, atterrato nelle vicinanze. Dopo essere stato preso in carico dall’equipe sanitaria dell’elisoccorso, l’infortunato è stato imbarellato e trasportato fino all’elicottero per il trasferimento all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intorno alle 14 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un biker polacco del 1980 che ha riportato un possibile trauma cranico in seguito a una caduta lungo la pista Hustle & Flow del Paganella Bike Park. Sul posto la Guardia attiva di turno a Fai della Paganella, gli operatori della Stazione Fai della Paganella e l’elisoccorso. Il biker, dopo essere stato visitato dall’equipe sanitaria, è stato trasportato con il mezzo fuoristrada allestito per il trasporto degli infortunati fino all’elicottero, atterrato non lontano, e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Nel corso della giornata, altri tre biker sono stati soccorsi sulle piste del Paganella Bike Park: il primo intorno alle 10 sulla pista Hustle & Flow per un possibile trauma ad un arto superiore, il secondo biker verso le 12.25 lungo la pista Peter Pan infortunatosi a un fianco e il terzo intorno alle 15.30 sulla pista Willy Wonka infortunatosi a un polso. In tutti e tre i casi, gli infortunati sono stati soccorsi dalla Guardia attiva del Soccorso Alpino di turno a Fai della Paganella e affidati all’ambulanza.

Intorno alle 15.10 una cordata di due alpiniste altoatesine del 1966 e de 1964 hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 perché incrodate sulla Prima Torre del Sella. Le due stavano rientrando dalla via dei Camini quando le corde doppie si sono incastrate impedendo loro di proseguire.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è salito in quota. Dopo aver individuato la cordata, il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato in parete ed ha recuperato prima le due alpiniste e poi, con un ulteriore verricello, le corde incastrate. Le due donne, illese, sono state elitrasportate fino al Passo Sella. A supporto dell’elisoccorso gli operatori della Stazione Alta Fassa, pronti in piazzola per dare supporto all’equipaggio.

L’immagine in alto si riferisce all’intervento in Val di Sole.