Archivio comunicati stampa

Intervento sotto cima Fradusta (gruppo Pale di San Martino)

Giovedì 19 agosto 2021

Un escursionista del Primiero nato nel 2004 è stato soccorso sotto cima Fradusta nel gruppo delle Pale di San Martino a una quota di circa 2.900 m.s.l.m.. Il ragazzo stava salendo da solo dal rifugio Pradidali verso la cima, quando nei pressi della cresta sommitale è scivolato. Non riuscendo più a proseguire in autonomia a causa di un forte dolore alla schiena, l’escursionista ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 8.50. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato gli operatori delle Stazioni di San Martino di Castrozza e di Primiero, che si sono resi disponibili in piazzola per dare eventuale supporto all’equipaggio. Sbarcata l’equipe sanitaria al rifugio Pedrotti alla Rosetta, l’elicottero è salito in quota. Dopo aver individuato l’infortunato, il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato sul posto. In accordo con l’equipe sanitaria il paziente  è stato e recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello, per essere poi stabilizzato in piazzola presso il rifugio e successivamente trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Interventi sulle Dolomiti di Brenta e tra il lago Serodoli e il lago Nero (Val Rendena)

Martedì 17 agosto 2021

Un’escursionista del 1989 di Vigasio (VR) è scivolata sul sentiero 323 che dal rifugio Brentei porta al rifugio Alimonta, sulle Dolomiti di Brenta, riportando un trauma facciale. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14.20.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha sbarcato nei pressi dell’infortunata il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Dopo aver ricevuto le prime cure sanitarie, la donna è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento. Pronti in piazzola per dare supporto in caso di bisogno, gli operatori della Stazione Madonna di Campiglio. 

Duplice intervento sul sentiero 217 tra il lago Serodoli e il lago Nero (Madonna di Campiglio, Val Rendena)

A distanza di un’ora si sono susseguiti due interventi per soccorrere due escursionisti inciampati sul sentiero 217 tra il lago Serodoli e il lago Nero in Val Rendena. La prima chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 15 per un’escursionista del 1977 di Roma che nella caduta si è ferita al volto; la seconda, verso le 16, per un escursionista del 1942 di Roma che ha battuto la testa dopo essere scivolato per circa due metri. In entrambi i casi, gli infortunati sono stati raggiunti dal Tecnico di Elisoccorso e dall’equipe medica dell’elicottero di Trentino Emergenze, mentre gli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio si rendevano disponibili in piazzola per dare eventuale supporto. La prima escursionista soccorsa è stata elitrasportata all’ospedale di Tione per accertamenti, mentre il secondo all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Intervento per tre alpinisti scivolati sul gruppo della Presanella

Martedì 17 agosto 2021

Intorno alle 8.45 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per tre alpinisti scivolati su un pendio ripido e innevato nei pressi della bocchetta di Monte Nero, a una quota di circa 3.200 m.s.l.m., mentre stavano percorrendo la via normale che dal rifugio Segantini porta alla cima Presanella (gruppo della Presanella). I tre alpinisti – residenti in provincia di Brescia e nati nel 1979, nel 1966 e nel 1965 –  stavano procedendo in cordata, quando uno è scivolato trascinando anche gli altri due compagni per circa 20/30 metri. Nella caduta, uno si è procurato un possibile trauma all’arto superiore, uno un possibile trauma toracico, il terzo botte ed escoriazioni.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo un operatore della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino. Salito in quota, l’elicottero ha sbarcato in hovering il Tecnico di Elisoccorso e il soccorritore che hanno provveduto a mettere in sicurezza e a stabilizzare gli infortunati. I due meno gravi sono stati recuperati a bordo in hovering, mentre per il terzo è stato necessario utilizzare un breve verricello. Tutti e tre sono stati elitrasportati all’ospedale di Tione.

Poco dopo le 10 altro intervento in soccorso di un escursionista francese del 1994 scivolato sul nevaio Vedretta degli Sfulmini a una quota di circa 2.600 m.s.l.m., a monte del rifugio Alimonta sulle Dolomiti di Brenta. Lo ha raggiunto l’elicottero Pelikan di Bolzano che ha provveduto a recuperare l’infortunato e ad elitrasportarlo all’ospedale di Cles per accertamenti. Non è stato necessario l’intervento degli operatori della Stazione di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare supporto all’equipaggio in caso di bisogno. 

Due alpinisti recuperati illesi sul Campanil Basso (Dolomiti di Brenta)

Sabato 14 agosto 2021

Due alpinisti, una donna del 1992 di Thiene (VI) e un uomo del 1980 di Sandrigo (VI), sono stati soccorsi dopo essere rimasti incrodati sul Campanil Basso (Dolomiti di Brenta). I due alpinisti avevano concluso la via fino alla cima e l’uomo aveva cominciato la discesa lungo la prima corda doppia, quando è rimasto incrodato in parete senza più riuscire a proseguire autonomamente. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è salito in quota fino al rifugio Pedrotti, dove in piazzola ha recuperato a bordo due operatori delle Stazioni Madonna di Campiglio e di Molveno. È poi volato fino in cima al Campanil Basso, dove ha sbarcato il Tecnico di Elisoccorso con gli altri due operatori. I soccorritori si sono calati fino a raggiungere l’alpinista, illeso, ed hanno provveduto a recuperarlo verso l’alto tramite un sistema di paranchi. Raggiunta la cima, l’elicottero ha imbarcato a bordo i due alpinisti e li ha portati al rifugio Pedrotti. 

Intervento in soccorso di un pilota di parapendio a valle del rifugio Roda di Vaèl (gruppo del Catinaccio)

Sabato 14 agosto 2021

Un pilota di parapendio di Termeno (BZ) del 1996 è stato elitrasportato all’ospedale di Bolzano per i possibili politraumi riportati dopo essere precipitato a terra su un pendio erboso, poco dopo il decollo, circa 500 metri a valle del rifugio Roda di Vaèl (gruppo del Catinaccio, val di Fassa). La chiamata al Numero unico per le emergenze 112 è arrivata verso le 12.


Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha sbarcato in hovering il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica vicino all’infortunato. L’uomo si trovava in stato cosciente, insieme ad alcune persone giunte sul posto dopo aver assistito all’incidente. In una seconda rotazione, l’elicottero ha trasportato in quota altri due operatori della Stazione Centro Fassa, per dare supporto nelle operazioni di recupero dell’infortunato. L’infortunato è stato stabilizzato, imbarellato e recuperato a bordo dell’elicottero, per essere trasferito all’ospedale di Bolzano.

Alcuni degli interventi di soccorso in montagna

Giovedì 12 agosto 2021

Si è concluso poco dopo le 20 un intervento per il soccorso di un escursionista del 1983 che si è procurato un possibile trauma all’arto superiore in seguito a una caduta nei pressi della Baita alle cascate in Val San Nicolò (val di Fassa). La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 18.
Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha inviato sul posto una squadra della Stazione Centro Fassa che ha raggiunto l’infortunato con la jeep in dotazione alla Stazione e gli ha prestato le prime cure. Per accelerare le operazioni di recupero, poiché l’uomo lamentava forti dolori, è stato fatto intervenire anche l’elicottero, che ha sbarcato nelle vicinanze il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. L’infortunato è stato stabilizzato, recuperato a bordo dell’elisoccorso e trasferito all’ospedale di Cavalese.

Tra gli interventi di giornata un infortunio sul lavoro nei boschi del comune di San Giovanni di Fassa – Sèn Jan. Un uomo di nazionalità romena del 1961 si è procurato un trauma ad un arto inferiore, con il cavo d’acciaio della teleferica con il quale stava lavorando insieme ad altri colleghi. La chiamata al Numero unico per le Emergenze 112 è arrivata poco prima delle 16. Mentre sul posto si portavano due operatori della Stazione Centro Fassa, l’elicottero ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso con l’equipe medica. L’uomo, dopo essere stato stabilizzato, è stato recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intorno alle 16.20 la Centrale Unica Emergenza è stata allertata per un biker del 1978 residente in provincia di Livorno, che ha sbattuto la testa in seguito a una caduta mentre faceva downhill sulla pista Willy Wonka del Paganella Bike Park. L’uomo ha perso temporaneamente conoscenza. Sul posto la Guardia attiva del Soccorso Alpino di turno a Fai della Paganella, che ha guidato l’elicottero sul punto dell’incidente. L’elicottero ha verricellato il Tecnico di Elisoccorso con il medico e successivamente, in hovering, l’infermiere. L’infortunato, che nel frattempo, ha ripreso conoscenza, è stato stabilizzato, imbarellato, trasferito a piedi per un breve tratto fino all’elicottero per l’imbarco in hovering. E’ stato poi trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Base jumper precipita sul Sass Pordoi (Val di Fassa): elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento

Giovedì 12 agosto 2021

Un base jumper tailandese del 1979 è stato elitrasportato in gravi condizioni all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere precipitato sul Sass Pordoi (gruppo del Sella, Val di Fassa). L’uomo era decollato proprio dal Sass Pordoi ma poco dopo, per cause da accertare, è precipitato con la vela già aperta, finendo su una cengia a circa metà parete. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 11.15 da parte di un operatore degli impianti di risalita del Sass Pordoi, che ha assistito all’incidente. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, che ha sbarcato il Tecnico di Elisoccorso un centinaio di metri più in basso dell’infortunato per evitare che la vela si gonfiasse e lo facesse precipitare. Il Tecnico di Elisoccorso ha raggiunto il base jumper, ha attrezzato una sosta per assicurarlo alla parete e ha raccolto la sua vela. Dopodiché l’elicottero ha verricellato sul posto il medico e un operatore della Stazione Alta Fassa del Soccorso Alpino, per dare supporto nelle operazioni di recupero. Una volta stabilizzato l’infortunato, i soccorritori lo hanno imbarellato e recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello. Le sue condizioni sono apparse da subito gravi. L’elicottero è atterrato a Canazei per consentire all’equipe medica di effettuare sul paziente ulteriori trattamenti sanitari, per poi trasferirlo d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento sulle Dolomiti di Brenta per due escursioniste scivolate sulla Vedretta dei Camosci

Mercoledì 11 agosto 2021

Due escursioniste tedesche del 1975 e del 2004 sono state elitrasportate all’ospedale di Tione per accertamenti, per le escoriazioni riportare dopo essere scivolate sul ghiacciaio dei Camosci, una per circa 40 metri e l’altra per circa 15 metri. Le due donne stavano percorrendo il sentiero attrezzato dell’Ideale e si trovavano sotto cima d’Ambiez (Dolomiti di Brenta) a una quota di circa 2.600 m.s.l.m., lungo il tratto di ghiacciaio, senza calzare i ramponi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 16 da un escursionista che si trovava nei paraggi ed ha assistito all’incidente. 

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è salito in quota e, una volta individuate le due escursioniste sul ghiacciaio, ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica, per prestare loro le prime cure. Dopo essere state stabilizzate, sono state recuperate a bordo dell’elicottero con il verricello e trasferite all’ospedale di Tione per accertamenti.
Non è stato necessario l’intervento degli operatori delle Stazioni di Pinzolo e di Madonna di Campiglio, pronti in piazzola per dare supporto all’equipaggio dell’elisoccorso in caso di bisogno. 

Intervento in soccorso di un base jumper sul Piccolo Dain (Valle del Sarca)

Lunedì 9 agosto 2021

Si è concluso intorno alle 21 di ieri sera un intervento in soccorso di un base jumper veneto residente in Slovenia del 1971 sul Piccolo Dain (Valle del Sarca). L’uomo si era lanciato dal Piccolo Dain e, dopo aver aperto la vela, a causa di un attorcigliamento della stessa, è andato a sbattere contro la parete, finendo appoggiato ad una pianta a circa metà parete. Sono stati altri base jumper atterrati nella frazione delle Sarche a lanciare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 19.50.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha immediatamente individuato l’infortunato in parete, anche grazie alla luce del suo cellulare e alle indicazioni degli operatori della Stazione di Riva del Garda, pronti alle Sarche per dare supporto all’equipaggio. Il base jumper, che nel frattempo era riuscito a impacchettare la vela, è stato raggiunto dal Tecnico di Elisoccorso, calato in parete con un lungo verricello. Una volta stabilizzato l’infortunato, che lamentava dolore ad un arto inferiore, i due sono stati recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello. Il base jumper è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento per accertamenti.

Intervento sul monte Baldo per un parapendio biposto precipitato al suolo

Domenica 8 agosto 2021

Un uomo di Bolzano del 1965 e un uomo tedesco del 1961 sono stati elitrasportati all’ospedale Santa Chiara di Trento – il primo con un problema alla caviglia e il secondo con una frattura ad un arto inferiore – dopo essere precipitati al suolo con un parapendio biposto. I due erano da poco decollati dalla località Tratto Spino sul Monte Baldo quando, da una prima ricostruzione, il pilota ha perso l’orientamento a causa di un peggioramento delle condizioni meteorologiche che hanno compromesso la visibilità, e sono precipitati al suolo su un ripido pendio erboso, lungo il versante del Monte Baldo che dà verso il lago di Garda. Ѐ stata la Centrale del Suem di Verona ad attivare la Centrale Unica Emergenza 112 verso le 14.20.

Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre sul posto si portavano gli operatori della Stazione di Ala. L’elicottero ha verricellato nei pressi dei due infortunati il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Ai due sono state prestate le prime cure mediche; dopodiché sono stati recuperati a bordo dell’elicottero con il verricello, grazie anche al supporto degli operatori della Stazione di Ala, e trasferiti all’ospedale Santa Chiara di Trento.