Archivio comunicati stampa

Intervento sotto cima Grugola (Vanoi, gruppo di Folga)

Sabato 14 novembre 2020

Due escursionisti, un uomo del 1964 residente a Nove (VI) e una donna del 1964 residente a Marostica (VI), sono stati soccorsi nel primo pomeriggio di oggi sotto cima Grugola (Vanoi, gruppo di Folga) a una quota di circa 2.300 m.s.l.m.. Entrambi sono scivolati per circa 70 metri lungo un ripido pendio erboso mentre stavano scendendo dalla cima della montagna. La più grave è parsa subito la donna che si è procurata dei politraumi finendo contro un masso, mentre l’uomo si è infortunato a una spalla. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 13.40 da una persona che passando ha sentito le richieste di aiuto da parte dei due.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che in una prima rotazione ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe medica. In una seconda rotazione, ha trasportato in quota due operatori della Stazione Caoria, intervenuti per dare supporto nelle operazioni di stabilizzazione e imbarellamento. Sono stati attivati anche i Vigili del Fuoco poiché in un primo momento sembrava che la donna fosse rimasta incastrata tra i sassi e che ci fosse bisogno di liberarla. Dopo le prime cure mediche i due infortunati sono stati verricellati uno alla volta a bordo dell’elicottero e trasferiti all’ospedale Santa Chiara di Trento. Gli operatori della Stazione Caoria sono rientrati in autonomia.

Incidente mortale sul sentiero Viel del Pan (Canazei, Val di Fassa)

Venerdì 13 novembre 2020

Altro incidente mortale in montagna. Un escursionista del 1953 residente a Belluno ha perso la vita mentre stava percorrendo il sentiero Viel del Pan (Canazei, Val di Fassa) insieme alla compagna. Fatali le ferite riportate dall’uomo dopo essere scivolato per circa 150 metri lungo il pendio erboso molto ripido che costeggia il sentiero. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 16 da un testimone che ha assistito all’incidente.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha sbarcato sul posto in hovering il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe sanitaria. Il medico, purtroppo, non ha potuto fare altro che constare il decesso dell’uomo. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero con il supporto di due operatori della Stazione Alta Fassa ed è stata trasferita alla camera mortuaria di Canazei.

Mancato rientro: ritrovato senza vita l’escursionista disperso da ieri nella zona di passo Rolle

Venerdì 13 novembre 2020

È stato ritrovato senza vita, alla base di un canalone sul monte Cavallazza (catena del Lagorai), l’escursionista del 1955 residente a Tesero le cui ricerche erano cominciate ieri sera dopo che alcuni amici avevano denunciato il suo mancato rientro. L’uomo era uscito da solo in mattinata senza lasciare indicazioni precise riguardo il proprio itinerario. Gli amici, allarmati dal fatto che non rispondesse al telefono, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 poco dopo le 21. Da una prima ricostruzione, probabilmente per l’uomo è stata fatale una scivolata per oltre cento metri lungo un canalone di ghiaioni.

Le operazioni di ricerca sono scattate subito in serata facendo base alla caserma della Scuola Alpina della Guardia di Finanza di passo Rolle, dopo il ritrovamento della macchina al passo Rolle. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino ha fatto intervenire gli operatori della Stazione San Martino di Castrozza che, in collaborazione con il Centro addestramento Polizia di Stato di Moena e la Guardia di Finanza, ha battuto i sentieri che portano dal passo Rolle al monte Castellazzo, al monte Cavallazza e ai laghi di Colbricon. Nel frattempo i Vigili del Fuoco volontari di San Martino di Castrozza hanno perlustrato le strade principali nella zona della Val Venegia, di Baita Segantini e Juribello. Le ricerche si sono protratte fino alle due di questa notte per riprendere alle prime luci di questa mattina con più di 40 operatori tra Soccorso Alpino, Guardia di Finanza, Centro addestramento Polizia di Stato di Moena, Carabinieri di Cavalese e Vigili del Fuoco di San Martino di Castrozza. Allertati anche due cani molecolari provenienti dalla Val di Non e dalla provincia di Bolzano che, al momento del ritrovamento, si trovavano in viaggio per il passo Rolle. 
Gli operatori delle Stazioni San Martino di Castrozza, Primiero e Caoria (allertate anche Val di Fiemme e Moena) del Soccorso Alpino, insieme a Guardia di Finanza e Centro addestramento Polizia di Stato di Moena, hanno ripercorso i sentieri battuti nella notte fino al ritrovamento, verso le 9.30, del corpo senza vita dell’uomo, alla base di un canalone della parete sud della Cavallazza Piccola. L’elicottero, che era stato chiamato per effettuare un sorvolo sulla zona, ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e il medico, il quale non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo ed elitrasportata al passo Rolle, per poi essere trasferita alla camera mortuaria di Fiera di Primiero. 

Incidente per un base jumper: recuperato illeso sullo zoccolo del monte Brento (Valle del Sarca)

Lunedì 9 novembre 2020

Un base jumper modenese del 1979, dopo essersi lanciato dal Becco dell’Aquila sul Monte Brento (Dro, Valle del Sarca), ha perso il controllo della vela andando a sbattere sullo zoccolo del monte Brento e finendo su una cengia, fortunatamente illeso. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 11.45.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre una squadra della Stazione Riva del Garda raggiungeva la località Gaggiolo per dare eventuale supporto all’equipaggio dell’elisoccorso. Dopo aver individuato il base jumper, che si trovava a circa tre quarti dello zoccolo del monte Brento e che aveva già provveduto da solo a raccogliere la propria vela, l’elicottero ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso per effettuare il recupero. Il base jumper è stato elitrasportato in piazzola a Gaggiolo e visitato dall’equipe medica: incolume, per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Intervento notturno sul gruppo del Carega: due alpinisti illesi recuperati con l’elicottero

Domenica 8 novembre 2020

Si è concluso verso la mezzanotte un intervento in aiuto a due alpinisti veronesi del 1995 e del 1996 incrodati in parete sotto la punta di Mezzodì (gruppo del Carega). I due alpinisti avevano concluso la via Spigolo Fox e si sono incrodati nelle prime fasi di discesa poco sotto la cima. Non riuscendo a proseguire in autonomia hanno chiamato il Numero Unico per le Emergeneze 112 poco dopo le 22.30.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre una squadra della Stazione Vallagarina e una squadra di Recoaro del Soccorso Alpino Veneto si portavano sul posto, al rifugio Campogrosso. Considerata la complessità di un intervento notturno in montagna, l’elicottero ha scaricato l’equipe medica in piazzola al rifugio Campogrosso, per recuperare a bordo un secondo Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino Trentino. Grazie alle coordinate gps inviate dai due alpinisti e ai visori notturni in dotazione all’equipaggio dell’elisoccorso, i due sono stati individuati su una forcella sotto la cima e recuperati a bordo del velivolo, uno alla volta, tramite il verricello. Infine, sono stati portati a valle fino alla piazzola del rifugio Campogrosso. Per loro non è stato necessario alcun ricovero in ospedale.

Incidente mortale sulla via ferrata Che Guevara (monte Casale, Valle del Sarca)

Sabato 7 novembre 2020

È stato recuperato e trasferito alla camera mortuaria di Dro il corpo senza vita di una donna del 1988 residente a Trento, precipitata per circa 200 metri mentre stava percorrendo la via ferrata Che Guevara (monte Casale, Valle del Sarca) insieme al compagno. Da una prima ricostruzione sembra che la ragazza sia scivolata precipitando nel vuoto mentre, probabilmente tra un passaggio e l’altro, non era assicurata al cordino. A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 11.30 è stato il compagno ed alcune persone che si trovavano sul posto e che hanno assistito all’incidente.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che, una volta individuato il luogo dell’incidente, ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso e l’equipe sanitaria. Il medico, purtroppo, non ha potuto fare altro che constatare il decesso della ragazza. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata ricomposta e verricellata a bordo dell’elicottero, con il supporto di due operatori della Stazione Riva del Garda del Soccorso Alpino e Speleologico.

Doppio intervento in montagna in Val di Sole

Martedì 3 novembre 2020

Si è concluso verso le 21.30 un intervento in aiuto a un biker belga del 1980. L’uomo era partito da solo nel pomeriggio da Malè in mountain bike con l’obiettivo di andare sul monte Peller. In fase di rientro, quando si trovava in Val dei Cavai (Dimaro), è stato sorpreso dal buio e, trovandosi in difficoltà nello scendere lungo il sentiero impervio e a tratti innevato, ha preferito chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 18.40.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento degli operatori delle Stazioni Val di Sole e Rabbi. Tredici soccorritori sono partiti a piedi e in circa 45 minuti hanno raggiunto il biker, localizzato grazie al gps, a una quota di circa 1.900 m.s.l.m. L’uomo, incolume ma infreddolito, è stato accompagnato in sicurezza a valle. Per lui non è stato necessario alcun ricovero in ospedale.

Nel pomeriggio, la Stazione Val di Sole è stata impegnata in un altro intervento in soccorso di una escursionista della Val di Sole del 1978 che, in seguito a una caduta, lamentava dolori alla schiena. L’infortunio è avvenuto sopra l’abitato della frazione di Carciato (comune di Dimaro Folgarida, val di Sole), lungo la strada per malga Selva Nera. La donna, raggiunta da cinque operatori della Stazione Val di Sole, è stata stabilizzata, trasportata a spalla con la barella portantina per una decina di minuti e consegnata all’ambulanza, per essere trasferita all’ospedale di Cles per gli accertamenti medici.

Incidente mortale per un base jumper lanciatosi da cima Capi (Alto Garda/Ledro)

Mercoledì 21 ottobre 2020

Un base jumper olandese del 1985 ha perso la vita dopo essersi lanciato da cima Capi (Alto Garda/Ledro). A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 12.30 sono stati i compagni che lo hanno visto precipitare. Non si conosce ancora la dinamica esatta dell’incidente.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Grazie a un sorvolo sull’area, l’equipaggio dell’elisoccorso è riuscito a individuare il base jumper, alla base della parete di cima Capi, sul versante della Valle dello Sperone, in un punto molto impervio agganciato con la vela su uno sperone di roccia. Per evitare di fare gonfiare le vela con lo spostamento dell’aria causato dall’elicottero, il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato poco lontano, ma una volta giunto sul posto non c’era ormai nulla da fare. Constato il decesso da parte del personale sanitario e ottenuto il nullaosta dalle autorità, la salma è stata ricomposta e recuperata a bordo dell’elicottero con il supporto di due operatori della Stazione Riva del Garda elitrasportati sul luogo dell’incidente, per poi essere trasferita in camera mortuaria a Riva del Garda.

Intervento notturno per il recupero di un escursionista illeso in Vigolana

Martedì 20 ottobre 2020

Si è concluso verso le 20.15 di ieri sera un intervento per il recupero di un escursionista del 1964 residente a Crotone che aveva perso l’orientamento sulla Vigolana. L’uomo era uscito da solo per un’escursione ma, a causa della neve abbondante presente in quota, aveva perso la traccia del sentiero. Dopo aver proseguito il suo cammino nel tentativo di ritrovare il sentiero e di raggiungere il Becco di Filadonna, non riuscendo ad orientarsi e con l’arrivo del buio, ha preferito chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 19.45.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che in pochi minuti era in volo sulla Vigolana. Grazie all’utilizzo dei visori notturni in dotazione al pilota, al Tecnico di volo e al Tecnico di Elisoccorso e alla luce del cellulare appositamente accesa dall’escursionista, è stato possibile individuare l’uomo in breve tempo. Si trovava poco sotto il bivacco della Madonnina a una quota di circa 1.800 m.s.l.m. in mezzo a un manto di neve. Il Tecnico di Elisoccorso è stato verricellato sul posto per effettuare il recupero. L’escursionista è stato quindi elitrasportato a valle in sicurezza, senza il bisogno del ricovero in ospedale. 

Intervento in soccorso di un base jumper alla base del monte Casale (Valle dei Laghi)

Lunedì 19 ottobre 2020

Intervento in soccorso di un base jumper alla base del monte Casale (Valle dei Laghi)

Si è concluso poco dopo le 19 un intervento in soccorso di un base jumper francese del 1988 che, dopo essersi lanciato dal II Pilastro del Monte Casale, ha perso il controllo della vela ed è precipitato alla base della parete rocciosa del monte in Valle dei Laghi, in una zona ripida di ghiaioni, nei pressi dell’attacco della via del Missile. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze è arrivata poco prima delle 18 da alcuni testimoni che hanno assistito all’incidente. Dopo essere precipitato a terra l’uomo è rimasto cosciente ma impossibilitato a rientrare in autonomia a causa di probabili traumi agli arti inferiori.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è decollato da Trento con due Tecnici di Elisoccorso a bordo, considerato l’avvicinarsi del buio, mentre nei pressi del luogo dell’incidente sopraggiungevano anche gli operatori della Stazione Riva del Garda per dare eventuale supporto all’equipaggio. Una volta individuato l’infortunato, l’elicottero ha verricellato sul posto i due Tecnici di Elisoccorso che hanno stabilizzato e imbarellato l’uomo. Per il recupero a bordo dell’elicottero tramite verricello, sono stati utilizzati i visori notturni. L’infortunato è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento.