Archivio comunicati stampa

Intervento notturno sul Monte Bondone per due escursionisti che hanno perso l’orientamento

Lunedì 14 ottobre 2019

Si è concluso verso le 23.30 di questa notte l’intervento in aiuto a due escursionisti in difficoltà intenzionati a raggiungere la cima Palon sul Monte Bondone da Ravina. La coppia originaria della provincia di Bolzano stava salendo lungo un vecchio sentiero ormai chiuso quando, a una quota di circa 1.500 m.s.l.m., ha perso la traccia. A causa del terreno particolarmente impervio e del sopraggiungere del buio, i due escursionisti non sono stati più in grado né di proseguire né di tornare indietro e hanno preferito chiamare aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 18.30.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino e Speleologico, in contatto telefonico con i due escursionisti, ha organizzato tre squadre di sette operatori della Stazione Trento Monte Bondone. I soccorritori sono partiti a piedi intenzionati a raggiungerli da sopra seguendo tracce diverse. Ma vista l’asperità del terreno e la presenza di punti particolarmente esposti, si è preferito far intervenire l’elicottero con i visori notturni, il quale ha imbarcato a bordo i due escursionisti illesi riportandoli a valle in sicurezza. Per loro non c’è stato bisogno del ricovero in ospedale.

Ritrovato incolume questa mattina il fungaiolo disperso da ieri nei boschi di passo Vezzena

Mercoledì 9 ottobre

È stato raggiunto verso le 7.15 di questa mattina da una squadra del Soccorso Alpino dopo essere stato avvistato dai droni messi a disposizione dai Vigili del Fuoco, l’uomo che ieri sera non aveva fatto rientro a casa da un’uscita nei boschi di passo Vezzena per cercare funghi. È stato trovato nella zona fra malga Marcai e Malga Sassi. Le ricerche erano partite verso le 21.45 dopo che i familiari avevano dato l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 non vedendolo rientrare. L’uomo, 75 anni di Carrè (Vi), ha raccontato di essersi ritrovato in mezzo agli schianti della tempesta Vaia e, con il sopraggiungere del buio, di aver deciso di fermarsi per trascorrere la notte nel bosco, non potendo avvisare nessuno poiché nella zona non c’era campo.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino ha organizzato le operazioni di ricerca facendo intervenire le squadre di terra delle Stazioni di Altipini e di Levico, le unità cinofile del Soccorso Alpino e della Scuola Provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe. Sul posto anche le squadre di Asiago e di Arsiero del Soccorso Alpino del Veneto e i Vigili del Fuoco con i droni. Dopo il ritrovamento della macchina nei pressi di passo Vezzena verso le 22.45, le ricerche si sono concentrate nei boschi attorno al passo e verso il pizzo di Levico. Fino all’esito positivo di questa mattina.

Diversi interventi nel week end per il Soccorso Alpino Trentino

Domenica 29 settembre 2019

Si sono concluse alle 18.15 le operazioni di recupero della salma di un escursionista del 1951, deceduto in seguito a un arresto cardiaco in Valle di Breguzzo tra cima La Uzza e passo del Frate. L’uomo stava procedendo in gruppo sul sentiero quando si è improvvisamente accasciato a terra. A nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei compagni.
Le operazioni di recupero della salma sono state rese complicate dalla nebbia che non ha permesso all’elicottero di arrivare direttamente sul posto. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino ha attivato una ventina di soccorritori delle Stazioni di Valle del Chiese, Val Rendena Busa di Tione, Giudicarie Esteriori e San Lorenzo in Banale che, una volta ottenuto il nulla osta delle autorità, hanno trasportato la salma con la barella portantina fino a quando una finestra di bel tempo ha permesso all’elicottero di intervenire. La salma è stata portata a Bondo.

Nella mattinata di oggi, l’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino era già intervenuta per soccorrere un turista tedesco che nei pressi del Lago Nero (Val Nabrone, Pinzolo) è inciampato battendo la testa su una roccia. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 7 di questa mattina dalla compagna dell’uomo.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale ha inviato sul posto l’elicottero e una squadra di soccorritori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Alle 14.30 altro intervento per un uomo in shock anafilattico dopo essere stato punto da uno sciame di vespe nella zona dei Masi di Cavedine. Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero e ha inviato sul posto una squadra della Stazione di Trento Monte Bondone. L’uomo è stato verricellatto a bordo del velivolo per il trasporto all’ospedale Santa Chiara di Trento.

L’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino è intervenuta anche in Paganella, sul sentiero 806, per un biker minorenne feritosi ad un polso, verso le 13.50. Gli operatori della Stazione di Fai della Paganella e la Guardia attiva lo hanno raggiunto, gli hanno prestato le prime cure mediche e lo hanno consegnato ai genitori, che hanno raggiunto l’ospedale autonomamente.

In Val di Fassa due interventi per due piloti di parapendio decollati dal Col Rodella e finiti sugli alberi. In entrambi i casi gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino hanno provveduto a riportare a terra i due piloti, illesi, con le vele. Per entrambi non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Infine, nella serata di ieri, si è concluso alle 21.30 un intervento in aiuto a un escursionista che giunto ad una baita adibita al servizio dei pastori sotto la cima Caladora in Val Venegia, ad una quota di 2200 m.s.l.m., ha smarrito il sentiero per il rientro. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata verso le 17.45 di ieri.
Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha attivato due operatori della Stazione di San Martino di Castrozza, che hanno individuato la posizione dell’escursionista grazie alle coordinate gps, lo hanno raggiunto e accompagnato in sicurezza alla macchina, parcheggiata a Capanna Cervino. L’escursionista non necessitava di cure sanitarie.

Incidente mortale: pilota di parapendio perde la vita in Val di Fassa

Sabato 28 settembre 2019

Da una prima ricostruzione potrebbe essere stato un malore a far perdere il controllo del parapendio a un uomo del Friuli Venezia Giulia del 1970 decollato dal Col Rodella. Per il pilota, precipitato in mezzo a un prato nella zona Lupo Bianco (Canazei), non c’è stato nulla da fare. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze è stato lanciato verso le 13.30.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero e degli operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino. Il medico, una volta arrivato sul posto, non ha potuto fare altro che constatare il decesso. La salma è stata quindi recuperata ed elitrasportata alla camera mortuaria di Canazei dopo il nulla osta delle autorità.

Subito dopo, l’elicottero e gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa sono intervenuti per un altro incidente a un pilota di parapendio, decollato anch’esso dal Col Rodella e precipitato su un albero a un’altezza di 10 metri sotto cima Ponsin (Val di Dona). L’uomo, illeso, è stato recuperato a terra insieme alla sua vela e portato fino alla zona di atterraggio a Campitello di Fassa. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.

Incidente mortale: pilota di parapendio precipitato in Marmolada

Venerdì 20 settembre

Un pilota di parapendio, la cui identità è ancora sconosciuta, ha perso la vita precipitando sulla Marmolada. L’uomo, dopo aver perso presumibilmente il controllo della vela, è andato a sbattere sulle rocce della parete nord della Marmolada ed è scivolato fino ad adagiarsi sul ghiacciaio del Piccolo Vernel. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato poco dopo le 16.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, il quale ha caricato a bordo due operatori della Stazione Alta Val di Fassa per portarli sul luogo dell’incidente insieme all’equipe medica. Per l’uomo non c’era ormai nulla da fare e dopo il nulla osta delle autorità la salma è stata ricomposta ed elitrasportata alla camera mortuaria di Canazei.


Poco prima, verso le 15.20, l’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino è intervenuta per un altro incidente ai danni di un pilota di parapendio a cui si è chiusa la vela mentre stava sorvolando il Col Rodella (Val di Fassa). L’uomo è precipitato sulle rocce ed è rimasto appeso con la vela alla parete.

Sul posto si sono portati l’elicottero del Nucleo Elicotteri della Provincia Autonoma di Trento e due operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino. È stata quindi attrezzata una sosta che ha permesso al Tecnico di Elisoccorso, all’equipe medica e ai due soccorritori di calarsi in corda doppia fino al paziente. Dopo essere stato messo in sicurezza, l’uomo è stato stabilizzato, imbarellato e recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello per essere trasportato, con politraumi, all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento sulla cima Cece (Lagorai)

Giovedì 19 settembre 2019

Un uomo, un escursionista originario della provincia di Modena del 1956, si è infortunato scivolando per circa 5 metri in un canale sulla cresta est di cima Cece (catena del Lagorai). È stato lui stesso a lanciare l’allarme verso le 12.30 tramite l’Applicazione GeoResQ, poiché non era più in grado di proseguire in autonomia a causa dei traumi riportati nella caduta.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e l’equipe medica. Il ferito è stato quindi stabilizzato, imbarellato e imbarcato sul velivolo per il trasporto all’ospedale Santa Chiara di Trento. Non è stato necessario l’intervento dei quattro operatori della Stazione di Caoria, pronti in piazzola in caso di bisogno.

Incidente sulla parete di San Paolo (Fraz. Ceniga – Dro): persona elitrasportata all’ospedale di Trento

Giovedì 19 settembre 2019

È stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento l’uomo scivolato per una decina di metri mentre stava affrontando il primo tiro della Via Aphrodite sulla parete di San Paolo (Fraz. Ceniga – Dro, Valle del Sarca), probabilmente a causa della perdita di un appiglio. Sono stati i due compagni di cordata a lanciare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 11.30 di questa mattina. Nella caduta il ragazzo è andato a sbattere su una pianta procurandosi molteplici ferite.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto una squadra di tre operatori della Stazione di Riva del Garda e ha chiesto l’intervento dell’elicottero. Il Tecnico di Elisoccorso del Soccorso Alpino e l’equipe medica sono stati verricellati sul ferito che nel frattempo era stato calato alla base della parete dai suoi compagni. Dopo le prime cure mediche, l’uomo è stato spinalizzato e trasportato con barella portantina fino alla strada, dove l’ambulanza lo ha prelevato per portarlo all’elicottero e da qui all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Incidente mortale: pilota di parapendio precipitato sulla Marmolada

Lunedì 16 settembre

Sono terminate alle 19 le operazioni di recupero della salma di un pilota di parapendio di origine polacca del 1973 che questo pomeriggio è precipitato incagliandosi in un camino della parete sud della Marmolada. A dare l’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stata una persona che ha assistito all’incidente verso le 15.15.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, il quale però non è riuscito a far sbarcare i soccorritori direttamente sul luogo dell’incidente perché difficilmente accessibile anche con il verricello. Sono quindi intervenuti gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino che hanno raggiunto l’uomo scalando la parete dal basso ma per lui non c’era ormai più nulla da fare. La salma è stata quindi ricomposta, portata su una cengia dove potesse essere recuperata dall’elicottero con il verricello ed elitrasportata alla camera mortuaria di Canazei.

Incidente mortale: parapendio precipitato in Val di Fassa

Domenica 15 settembre 2019

Non c’è stato nulla da fare per il pilota di parapendio che nel pomeriggio di oggi è precipitato a una quota di 2.000 m.s.l.m. tra baita Fraine e il rifugio Friedrich August (Campitello di Fassa). L’uomo, un altoatesino del 1979, si era lanciato dal Col Rodella ma dopo il decollo ha perso il controllo del parapendio precipitando su un prato. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è stato lanciato verso le 14.40 da un altro pilota che ha assistito all’incidente.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites ma il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del pilota. Dopo il nullaosta del magistrato, la salma è stata recuperata con il supporto degli operatori della Stazione Alta Val di Fassa ed elitrasportata alla camera mortuaria di Canazei.

Poco prima, verso le 12.45, un altro pilota di parapendio è stato soccorso in Val di Fassa ed elitrasportato all’ospedale Santa Chiara per le contusioni riportate in fase di atterraggio. Il pilota, infatti, è finito su una pianta nella zona di atterraggio nei pressi degli impianti di risalita di Campitello di Fassa.


Altri interventi di giornata

L’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino è intervenuta per aiutare una donna in difficoltà sul sentiero 500 che da cima Roccapiana porta a Malga Bodrina. La donna, finlandese del 1988, stava percorrendo insieme ad altre quattro persone un tratto di sentiero esposto e attrezzato con il cordino quando, presa da un attacco di panico, non è stata più in grado di proseguire. I compagni di escursione hanno chiesto aiuto chiamando il Numero Unico per le Emergenze 112 verso le 14.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino centrale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto una squadra di 6 operatori delle Stazioni Rotaliana-bassa Val di Non e della Stazione Paganella Avisio. I soccorritori li hanno raggiunti, hanno imbragato la donna in difficoltà e hanno accompagnato in sicurezza tutto il gruppo fino a Mezzocorona.

 

Altro intervento verso le 16 di questo pomeriggio per l’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino. Un uomo si è ferito scivolando sul sentiero 709 nella parte bassa della Val Pradidali a una quota di circa 1600 m.s.l.m.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha inviato sul posto gli operatori della Stazione di San Martino di Castrozza e della Stazione di Primiero. L’uomo è stato poi recuperato dall’elicottero e trasportato all’ospedale di Feltre.

 

L’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino è intervenuta anche in mattinata, in aiuto a una cordata di due persone che stava affrontando il primo tiro della via Scalet-Bettega sul Sass d’Ortiga (Pale di San Martino). Il primo di cordata ha perso l’appiglio ed è precipitato per circa 5 metri procurandosi un trauma all’arto inferiore.

Il coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha imbarcato a bordo un operatore della Stazione di Primiero. Con l’ausilio del verricello i due alpinisti sono stati recuperati ed elitrasportati fino a Fiera di Primiero. Si sono recati all’ospedale in autonomia.

Recuperate le salme di due alpinisti veneti sulla via Scalet-Biasin (Sass Maòr – Pale di San Martino)

Sabato 14 settembre 2019

Due alpinisti veneti, di Monselice (Pd) l’uno e di Villafranca Padovana (Pd) l’altro, sono stati trovati senza vita sulla parete del Sass Maòr. Il loro mancato rientro era stato segnalato verso le 20.30 di ieri sera dal gestore del rifugio Velo della Madonna, dove i due erano attesi per la notte. Il ritrovamento è avvenuto verso le 7.15 di questa mattina da parte dell’equipaggio dell’elisoccorso. Per la cordata è stata fatale una caduta di centinaia di metri mentre stava progredendo sulla via Scalet-Biasin (Sass Maòr – Pale di San Martino). Le cause sono ancora da accertare.

Le due salme sono state ricomposte e recuperate con l’ausilio di 4 Tecnici di Elisoccorso del Soccorso Alpino e 2 operatori della Stazione Primiero dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino. Dopo il nullaosta del magistrato, sono state elitrasportate alla camera mortuaria di Transacqua (Pieve di Primiero).