Le belle giornate e la voglia di neve possono portare i frequentatori della montagna a sottovalutare le condizioni ambientali e cadere in tranelli. Il Soccorso Alpino Trentino raccomanda di prestare la massima attenzione valutando le condizioni ambientali, in particolare valutando i segnali e indizi che il terreno fornisce.
Le ultime perturbazioni sono state caratterizzate da abbondanti nevicate che hanno portato anche 70 cm di neve a quota 3000 metri ed è importante tenere in considerazione le condizioni e le variazioni climatiche intercorse nei precedenti periodi. Il Soccorso Alpino Trentino ricorda che si è verificata un’importante funzione eolica con forte vento che inevitabilmente ha creato accumuli di neve ventata.
Si rileva, inoltre, un forte gradiente con delle minime molto basse che hanno aiutato a consolidare il manto nevoso ricco d’acqua, ma per questo non si devono sottovalutare gli eventi segnalati precedentemente e porre particolare attenzione all’esposizione ed inclinazione del pendio che si intende affrontare dove, visto lo spessore e gli accumuli creati, si potrebbe determinare uno scarso legame fra nuovi e vecchi apporti. È fondamentale che la valutazione delle condizioni in loco sia continua e attenta.
Foto: Omar Camozzi
Si ricorda di programmare attentamente la propria escursione, tenendo presente l’orario di partenza e ricordando che, durante la giornata, si rilevano temperature elevate che determinano un aumento del peso specifico della neve e conseguenti probabili distacchi spontanei.
Per muoversi in sicurezza in montagna è importante conoscere i propri limiti e i pericoli che si possono incontrare, sia soggettivi sia oggettivi, che spesso vengono sottovalutati perché non conosciuti, per superficialità e per la voglia di proseguire e raggiungere la meta.
Per pericoli oggettivi si intendono quelle situazioni di rischio che non dipendono direttamente dall’uomo, come il temporale, il freddo o la caduta di valanghe. Bisogna ricordare che il comportamento di un alpinista può influenzare molto il livello dei rischi oggettivi che derivano dalle condizioni ambientali.
È di fondamentale importanza capire che l’incidente creato da un pericolo oggettivo è spesso la causa di una errata interpretazione, valutazione o spesso sottovalutazione da parte dell’alpinista. È opportuno procedere sempre per gradi di difficoltà crescenti sulla base della propria preparazione ed esperienza, sia tecnica che fisica e mentale, e saper rinunciare all’attività programmata nel caso in cui tali condizioni non siano garantite.
Il Soccorso Alpino Trentino raccomanda di NON SOTTOVALUTARE i pericoli e di:
Foto: Piergiorgio Vidi
Camozzi Omar
Omar Camozzi