Archivio comunicati stampa

Valanga nel gruppo delle Pale di San Martino: due scialpinisti coinvolti

Mercoledì 14 febbraio 2024

Una valanga con un fronte di circa 20 metri e uno sviluppo di almeno 450 metri si è staccata nella tarda mattinata di oggi nel gruppo delle Pale di San Martino lungo il canale dei Bureloni. Il distacco ha investito due scialpinisti – un uomo del 1991 residente a Padova e una donna del 1997 residente a Vicenza – che sono stati travolti ed estratti dalla valanga da altre tre persone che si trovavano nei pressi del luogo dell’incidente. Mentre il primo era cosciente, la donna si trovava in stato di incoscienza. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.15 dal gruppo di scialpinisti, che ha riferito di aver visto altre persone in zona. 

La Centrale Unica Emergenza ha chiesto l’intervento di due elicotteri, utili per soccorre i due scialpinisti e per effettuare un sorvolo e verificare che nessun’altra persona fosse stata travolta, oltre ad attivare le Stazioni San Martino di Castrozza, Primiero, Caoria, Moena e Val di Fiemme del Soccorso Alpino e Speleologico. 

Il primo elicottero arrivato sul posto ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso, l’equipe sanitaria e l’unità cinofila del Soccorso Alpino di turno al nucleo elicotteri. Mentre il personale sanitario stabilizzava i due infortunati, l’unità cinofila e il Tecnico di elisoccorso hanno cominciato a bonificare la valanga. Con successive rotazioni altri operatori del Soccorso Alpino e altre due unità cinofile della Guardia di Finanza di stanza a Passo Rolle sono stati elitrasportati in quota per dare supporto nelle operazioni di soccorso e di bonifica della valanga. 

I due scialpinisti infortunati e in ipotermia, dopo essere stati stabilizzati e imbarellati, sono stati trasferiti in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento, uno in condizioni gravi e l’altro con possibili politraumi ma cosciente.
La bonifica effettuata dal secondo elicottero tramite sorvolo dall’alto e via terra dalle unità cinofile e dai soccorritori tramite Artva e sonda ha confermato che nessun’altra persona è stata sepolta dalla valanga. L’intervento si è quindi concluso dopo le 14.

Intervento di soccorso per scialpinista infortunata sul Piccolo Colbricon

Domenica 11 febbraio 2024

Si è concluso verso le 17.30 odierne un altro intervento in favore di una scialpinista, infortunatasi mentre scendeva dal Piccolo Colbricon con un gruppo di sette amici. La donna, classe 1986 e residente a Rovigo, è inciampata durante la discesa, a 2.200 metri di quota circa, procurandosi una distorsione alla caviglia. Un incidente dunque non grave, ma reso possibilmente insidioso dal maltempo, che impediva agli elicotteri l’eventuale sorvolo per un tempestivo raggiungimento dell’infortunata. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle ore 15 da parte dei compagni.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha dunque allertato la Stazione di San Martino di Castrozza per l’invio di personale da terra. Un operatore del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, insieme a 4 soccorritori del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Passo Rolle, hanno raggiunto quota 1.800 metri con i quad, fintanto che il terreno innevato lo permetteva, per poi proseguire fino al target con gli sci d’alpinismo. Immobilizzato l’arto ed imbarellata la scialpinista, si è provveduto a trasportarla mediante calate e riprese fino al punto in cui si erano lasciati i quad, per poi accompagnarla in piazzola, dove attendeva l’autoambulanza.

Valanga in Val Gelada: difficile intervento di soccorso per tre scialpinisti travolti

Domenica 11 febbraio 2024

Si è concluso verso le 18 di oggi un difficile intervento di soccorso in Val Gelada, per un fronte di valanga staccatosi intorno alle 13 ad una quota di 2.200 metri circa, fra Malga Mondifrà e la Bocchetta dei Tre Sassi. Tre gli scialpinisti travolti, mentre erano impegnati nella salita, tutti di nazionalità francese e appartenenti ad un unico gruppo che non contava altre persone.
La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata da uno di loro, semisepolto nella neve, che non riusciva più ad avvistare i compagni né a dare indicazioni precise riguardo alla propria esatta localizzazione. Fortuitamente, due scialpinisti, di cui uno membro della Stazione Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, si trovavano in zona, hanno sentito l’uomo chiamare aiuto e hanno potuto raggiungerlo in breve tempo, procedendo poi nella ricerca tramite Artva e nel conseguente ritrovamento dei due compagni.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che tuttavia, date le condizioni di scarsissima visibilità, non ha potuto in un primo momento effettuare il sorvolo. Personale sanitario e soccorritori si sono dunque spostati verso il target via terra, raggiungendo i tre scialpinisti ai quali i medici del Soccorso Alpino hanno prestato le prime cure del caso. Dopo averli stabilizzati, i pazienti sono stati calati con delle barelle da neve fino ad una zona con visibilità maggiore, in modo da permettere l’avvicinamento dell’elicottero, che ha provveduto mediante tre rotazioni al trasporto degli scialpinisti presso la camera calda allestita nella piazzola sopraelevata in località Colarin. Lì, l’equipe sanitarie dei velivoli hanno provveduto al condizionamento e i tre pazienti sono stati infine elitrasportati in differenti ospedali: due di loro, in condizioni piuttosto gravi, all’ospedale Santa Chiara di Trento e il terzo al Santa Maria del Carmine di Rovereto.

In totale, sono stati 31 gli operatori intervenuti, fra personale sanitario e soccorritori delle Stazioni di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, comprese 4 unità cinofile e 2 membri del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, con il supporto a terra delle motoslitte dei Vigili del Fuoco. Si è inoltre provveduto non solo al soccorso degli scialpinisti travolti ma anche ad escludere il coinvolgimento di altre persone, attraverso un’attenta bonifica dell’area, effettuata entro una zona di sicurezza accettabile, date anche le condizioni meteorologiche critiche.

L’intervento è avvenuto nella zona di un altro incidente simile che ha visto coinvolto, ieri, un gruppo di scialpinisti lombardi, dei quali una ragazza è stata travolta da una valanga mentre erano impegnati nella salita verso Cima Serodoli. Transitati probabilmente in una zona di accumuli nevosi importanti ed instabili, sono stati prontamente soccorsi via terra da una squadra della Stazione di Madonna di Campiglio, in quanto l’equipe di elisoccorso era impossibilitata al decollo, sempre causa maltempo. La scialpinista ha riportato un trauma agli arti inferiori, mentre i compagni erano illesi.

Il Soccorso Alpino e Speleologico Trentino invita pertanto alla massima prudenza, oltre che a valutare al meglio la meteo prima di intraprendere una qualsiasi escursione scialpinistica. 

Mancato rientro: escursionista ritrovato senza vita in Val di Non

Martedì 6 febbraio 2024

Si è concluso intorno alle 17.30 un intervento di ricerca di un escursionista del 1962 di Cles (Tn), il cui mancato rientro era stato denunciato al Numero Unico per le Emergenze 112 da un familiare intorno alle 15.15 di oggi. Il suo corpo senza vita è stato trovato in un precipizio. L’uomo era uscito da solo questa mattina per fare un’escursione lungo il sentiero del Lec che da sopra il paese di Tuenno porta in Val di Tovel. 

Dopo la denuncia per il mancato rientro da parte dei familiari, la Centrale Unica Emergenza ha attivato gli operatori della Stazione Val di Non del Soccorso Alpino e Speleologico, insieme ai Vigili del Fuoco di Tuenno. Le ricerche si sono concentrate da subito lungo il sentiero del Lec, grazie alle indicazioni comunicate ai soccorritori dai familiari della vittima e dopo il ritrovamento della macchina dell’uomo all’imbocco del sentiero. Gli operatori hanno seguito la traccia del sentiero fino a rinvenire alcuni oggetti appartenenti all’escursionista sull’orlo di un precipizio. Dopo essersi calati per circa 60 metri, i soccorritori hanno ritrovato il corpo senza vita dell’uomo. Sul posto è stato fatto intervenire l’elicottero che ha verricellato il medico per la constatazione del decesso. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata recuperata a bordo dell’elicottero e trasferita alla camera mortuaria di Cles.  

Intervento sulle Pale di San Martino: alpinista scivola lungo un canale ghiacciato per circa 60 metri

Sabato 3 febbraio 2024


Un’alpinista di Udine di 37 anni è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolata per circa 60 metri su una lastra di ghiaccio mentre stava percorrendo in discesa un canale a valle del passo delle Farangole, a una quota di circa 2.500 m.s.l.m.. La donna è rotolata lungo il canale ghiacciato misto a rocce, procurandosi dei possibili politraumi. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 14.30 dai compagni di cordata.

La Centrale Unica Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero che è salito in quota ed ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria nelle vicinanze dell’infortunata in hovering. Dopo un breve avvicinamento con i ramponi, i soccorritori hanno attrezzato un ancoraggio per mettere in sicurezza la donna, mentre con una seconda rotazione l’elicottero trasferiva in quota un operatore della Stazione di San Martino di Castrozza del Soccorso Alpino, per dare supporto. Dopo le cure del caso, l’infortunata, sempre cosciente e collaborativa, è stata imbarellata e recuperata a bordo dell’elicottero con il verricello, per essere trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento sul monte di Mezzocorona

Un’escursionista del 1971 di Giovo è stata elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essersi infortunata sul monte di Mezzocorona. La donna si trovava nei pressi del ponte tibetano quando è salita lungo un pendio che costeggia il sentiero principale, per poi scivolare per circa 4 metri, sbattendo la testa e procurandosi una ferita. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 17.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre sul posto si portavano gli operatori della Stazione Rotaliana Bassa val di Non del Soccorso Alpino con i mezzi. La donna è stata recuperata a bordo dell’elicottero con il verricello, assistita dall’equipe sanitaria e trasportata all’ospedale Santa Chiara in buone condizioni di salute.

Alpe Lusia: mancato rientro di uno sciatore, ritrovato in buone condizioni di salute

Domenica 28 gennaio 2023

Si è concluso intorno alle 21.15 un intervento in soccorso di uno sciatore del 2000 residente a Mezzolombardo, il cui mancato rientro da un fuoripista nella Ski Area Alpe Lusia era stato denunciato poco prima delle 18 dal compagno di uscita. I due sciatori erano partiti dalla stazione a monte della seggiovia Lastè per scendere in fuoripista verso malga Bocche e poi verso località Castelir. Mentre uno dei due è riuscito ad arrivare a valle e a raggiungere la destinazione concordata, l’altro ha perso l’orientamento, senza riuscire inizialmente ad avvisare poiché il suo cellulare era scarico. Il compagno, preoccupato perché non lo vedeva rientrare, ha chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 18. 

Mentre la Centrale Unica di Trentino Emergenza attivava la Stazione di Moena del Soccorso Alpino e Speleologico, lo sciatore disperso è riuscito ad accendere il telefono e a chiedere aiuto. Una squadra del Soccorso Alpino di Moena è salita in quota con gli sci per verificare la presenza del ragazzo in una zona specifica, individuata sulla base delle coordinate GPS, ma senza avere un riscontro positivo. Nel frattempo, una seconda squadra di sei persone, tra cui un sanitario, è partita in motoslitta e sci per cominciare la ricerca, mentre venivano allertati anche il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di stanza a passo Rolle e i Vigili del Fuoco.

Poco prima delle 20 un soccorritore a bordo di una motoslitta messa a disposizione dai gestori degli impianti di risalita ha individuato lo sciatore lungo la strada forestale, tra le piste e malga Bocche. L’uomo, infreddolito ma in buono stato di salute, è stato accompagnato a valle e visitato dal sanitario della Stazione di Moena e dai sanitari dell’ambulanza fatta arrivare in località Castelir. Per l’uomo non è stato necessario alcun ricovero in ospedale.

Si ringrazia per la collaborazione il personale degli impianti di risalita di Bellamonte e la locale Scuola di sci.

Intervento in Lagorai: due escursionisti recuperati nella notte

Domenica 14 gennaio 2024

Due escursionisti, una donna del 1988 di Mirandola (MO) e un uomo del 2000 di Modena, sono stati soccorsi questa notte nel gruppo del Lagorai, dopo aver perso la traccia del sentiero. I due erano partiti dal rifugio Refavaie con l’obiettivo di raggiungere il bivacco Coldosè quando, a una quota di circa 2.000 m.s.l.m., hanno perso la traccia del sentiero 339 che stavano percorrendo. In difficoltà ad orientarsi, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 23.30. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino, dopo aver compreso la reale posizione degli escursionisti tramite le coordinate GPS ha tentato di guidarli verso il sentiero e verso il bivacco. Considerati il tempo di percorrenza per arrivare al bivacco e le basse temperature in quota, si è poi deciso di far intervenire l’elicottero che è volato a Fiera di Primiero per recuperare un operatore della Stazione di Caoria del Soccorso Alpino. L’elicottero è salito in quota e, una volta avvistati i due escursionisti grazie all’utilizzo dei visori notturni, li ha recuperati a bordo e trasferiti a Fiera di Primiero, dove sono stati ospitati per la notte nella foresteria della Stazione del Soccorso Alpino locale. Per i due non è stato necessario nessun ricovero in ospedale.

Intervento nel gruppo del Carega

Giovedì 4 gennaio 2024

Una cordata di due alpinisti è stata soccorsa nel primo pomeriggio di oggi sul gruppo del Carega, dopo che uno di loro, un uomo del 1995 della provincia di Vicenza, è stato colpito al volto da un sasso caduto dall’alto. I due alpinisti avevano salito con ramponi e piccozze parte del Vajo dei Colori, sul versante settentrionale del Carega, per poi deviare lungo un canale molto ripido di roccette friabili. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.45, dopo che un sasso ha colpito uno dei due al volto, a una quota di circa 2.000 m.s.l.m.. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre in piazzola a Noriglio si preparavano due operatori della Stazione Vallagarina del Soccorso Alpino e Speleologico. L’elicottero è volato in quota ed ha verricellato il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino su una cresta poco lontana, a distanza di sicurezza per evitare il distacco di altro materiale. Il soccorritore ha arrampicato su terreno misto fino a raggiungere i due ed ha attrezzato una sosta per metterli in sicurezza. Dopodiché, con il supporto del medico, verricellato sul posto in un secondo momento, i due sono stati recuperati a bordo dell’eliocottero. L’infortunato è stato visitato dall’equipe sanitaria dell’elisoccorso e traferito all’ospedale di Rovereto per accertamenti.

Famiglia di escursionisti incrodata sulla ferrata Rio Sallagoni (Castel Drena)

Sabato 30 dicembre 2023

È stata soccorsa nel primo pomeriggio di oggi una famiglia di croati – padre 40enne, madre 42enne e figlia 13enne – incapaci di proseguire perché rimasti incrodati lungo la via ferrata Rio Sallagoni (Castel Drena), ad una quota di circa 306 metri, dopo il ponte tibetano. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.30. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione di Riva del Garda, che ha inviato una propria squadra da valle, mentre a monte si mettevano a disposizione anche gli operatori della vicina Stazione di Trento Monte Bondone: l’ottimo lavoro sinergico delle due squadre ha permesso dunque  il pronto recupero dei tre escursionisti che, incolumi, sono stati dapprima assicurati e poi recuperati dall’alto.

Intervento di recupero salma in località Malghet Aut di Folgarida 

Sabato 30 dicembre 2023

Si è concluso nella prima mattinata di oggi un intervento per il recupero della salma di un turista bergamasco classe 1955 deceduto per arresto cardiaco all’albergo Chalet degli Angeli in località Malghet Aut di Folgarida. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 6.40.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, ma gli operatori sanitari e il tecnico di elisoccorso, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Alcuni operatori della Stazione Val di Sole hanno dunque raggiunto lo Chalet degli Angeli in motoslitta per procedere, dopo il nulla osta delle autorità, alla rimozione della salma che è stata tradotta alla cappella funeraria di Dimaro.