Archivio comunicati stampa

Famiglia di escursionisti incrodata sulla ferrata Rio Sallagoni (Castel Drena)

Sabato 30 dicembre 2023

È stata soccorsa nel primo pomeriggio di oggi una famiglia di croati – padre 40enne, madre 42enne e figlia 13enne – incapaci di proseguire perché rimasti incrodati lungo la via ferrata Rio Sallagoni (Castel Drena), ad una quota di circa 306 metri, dopo il ponte tibetano. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.30. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione di Riva del Garda, che ha inviato una propria squadra da valle, mentre a monte si mettevano a disposizione anche gli operatori della vicina Stazione di Trento Monte Bondone: l’ottimo lavoro sinergico delle due squadre ha permesso dunque  il pronto recupero dei tre escursionisti che, incolumi, sono stati dapprima assicurati e poi recuperati dall’alto.

Intervento di recupero salma in località Malghet Aut di Folgarida 

Sabato 30 dicembre 2023

Si è concluso nella prima mattinata di oggi un intervento per il recupero della salma di un turista bergamasco classe 1955 deceduto per arresto cardiaco all’albergo Chalet degli Angeli in località Malghet Aut di Folgarida. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 6.40.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero, ma gli operatori sanitari e il tecnico di elisoccorso, giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Alcuni operatori della Stazione Val di Sole hanno dunque raggiunto lo Chalet degli Angeli in motoslitta per procedere, dopo il nulla osta delle autorità, alla rimozione della salma che è stata tradotta alla cappella funeraria di Dimaro.

Intervento di soccorso per scialpinista scivolato sul monte Vioz

Venerdì 29 dicembre 2023

Uno scialpinista bresciano di 39 anni è stato soccorso nel pomeriggio di oggi sul monte Vioz, a quota 3186 metri, dopo essere scivolato per circa 200 metri in seguito ad una caduta. L’uomo, in compagnia di altri due scialpinisti, stava scendendo verso valle con gli sci quando – probabilmente a causa delle condizioni del manto nevoso, frammisto per alcuni tratti a lastre di ghiaccio – è ruzzolato lungo un terreno di neve e sassi per circa 200 metri. I due compagni, illesi, l’hanno prontamente raggiunto, ma nonostante lo scialpinista fosse cosciente e le sue condizioni non apparissero gravi, non sembrava più in grado di ridiscendere autonomamente. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata dunque intorno alle 15. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento dell’elicottero mentre alcuni operatori della Stazione di Pejo si mettevano a disposizione in piazzola. L’elicottero, portatosi tempestivamente sul target, ha sbarcato in hovering due Tecnici di elisoccorso nelle vicinanze dell’infortunato per valutarne preliminarmente le condizioni, e in un secondo momento anche il medico, che ha provveduto a condizionare il paziente in barella. Verricellato a bordo, l’uomo è stato infine elitrasportarlo all’ospedale Santa Chiara di Trento in condizioni sanitarie non gravi.

Due interventi notturni: tra malga Grugola e la Val Pisorno (catena del Lagorai) e nei pressi del passo del Tonale

Mercoledì 27 dicembre 2023

È terminato intorno alle 21.00 di ieri sera un intervento in soccorso di una famiglia veneta in difficoltà a monte di malga Grugola nella catena del Lagorai (Caoria). Il gruppo, composto da due adulti e due minori, era partito a piedi dal lago di Calaita e, dopo aver superato la malga Grugola, è inavvertitamente uscito dalla traccia del sentiero. Poco prima delle 17, arrivati in cresta tra la val di Grugola e la Val Pisorno, a una quota di circa 2.000 m.s.l.m., i quattro hanno chiesto aiuto al Numero Unico per le Emergenze 112 perché si trovavano su un terreno erboso molto ripido e reso scivoloso dal ghiaccio.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione di competenza di Caoria del Soccorso Alpino e Speleologico. Cinque operatori hanno percorso la strada forestale che arriva a Malga Grugola con il mezzo, per poi incamminarsi a piedi, fino a raggiungere le quattro persone intorno alle 19. Dopo averli assicurati a una corda, i soccorritori li hanno accompagnati in cordata fino al fuoristrada lasciato a malga Grugola, per poi trasportarli fino alla macchina al lago Calaita. Per nessuno dei quattro è stato necessario il ricovero in ospedale. 

Intervento notturno nei pressi del passo del Tonale (Val di Sole)

Si è concluso intorno alla mezzanotte un intervento notturno per soccorrere una donna del 1971 residente a Cattolica (RN), in seguito ad un incidente con la motoslitta nei pressi del passo del Tonale in Val di Sole. La donna, in compagnia di altre persone, stava percorrendo una strada forestale quando è stata sbalzata dalla motoslitta. I compagni hanno proseguito fino a raggiungere una zona dove c’era campo per chiamare il Numero Unico per le Emergenze 112 intorno alle 22, poiché la donna, cosciente, non era più in grado di proseguire in autonomia per i possibili traumi riportati nell’incidente. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento della Stazione di Vermiglio che si è portata sul posto con il quad. Considerata la dinamica dell’incidente e le basse temperature, è stato attivato anche l’elisoccorso che, supportato dai soccorritori via terra, è ruscito ad atterrare poco lontano e a sbarcare il Tecnico di elisoccorso e l’equipe sanitaria. La donna, quindi, è stata stabilizzata, imbarellata, recuperata a bordo dell’elicottero e portata all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Intervento lungo il Canale Joel nel gruppo del Sella: due escursionisti scivolati per centinaia di metri

Domenica 24 dicembre 2023

Due escursionisti stranieri sono stati elitrasportati d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento dopo essere scivolati per centinaia di metri lungo il Canale Joel nel gruppo del Sella/Pordoi, un canale utilizzato solitamente per lo sci ripido dai freerider. Mentre l’uomo, polacco, è scivolato per circa 200 metri lungo il canale di neve ghiacciata e roccette, terminando la sua caduta alla base del canalone, la donna di origini ucraine è finita più a valle, a una quota di circa 2.400 m.s.l.m., dopo aver fatto una scivolata di circa 500 metri. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 14.30 da parte di una persona che ha assistito all’incidente dalla funivia del passo Pordoi.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico e dell’elicottero che si trovava all’ospedale di Cavalese per un precedente intervento, nel quale uno scialpinista si è infortunato a un arto inferiore nella zona di Malga Vallazza nel gruppo delle Pale di San Martino. 

L’elicottero è volato in quota ed ha sbarcato il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino con l’equipe sanitaria nei pressi della donna, che si trovava in stato ipotermico e con politraumi dovuti alla caduta. In una seconda rotazione, l’elicottero ha elitrasportato sul posto altri due operatori della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino, per prestare soccorso al secondo infortunato, cosciente ma ipotermico e con possibili politraumi. Mentre la donna veniva stabilizzata ed elitrasportata d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento, è intervenuto un secondo elicottero che ha recuperato a bordo con il verricello il secondo infortunato e lo ha trasportato d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. 

Intervento a cima Presena

Sabato 16 dicembre 2023

Uno scialpinista bresciano del 1996 è stato elitrasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento per le ferite e le contusioni riportate dopo un incidente in cima Presena. L’uomo si trovava sulla cima senza sci ai piedi, quando è scivolato per un centinaio di metri lungo il pendio sul versante sud-ovest, su un terreno di neve misto rocce. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 14 da parte di una persona che si trovava più a valle e che lo ha visto scivolare, perdendolo di vista ma sentendolo chiedere aiuto.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero ed ha attivato la Stazione di Vermiglio del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta sul posto, l’elicottero ha individuato lo scialpinista dall’alto e ha verricellato il Tecnico di elisoccorso. L’uomo era cosciente e in buono stato di salute. Con la collaborazione di due operatori del Soccorso Alpino, in servizio sulle piste del Tonale, il Tecnico di elisoccorso ha stabilizzato il paziente e lo ha recuperato a bordo dell’elicottero con il verricello. Lo scialpinista è stato trasferito all’ospedale Santa Chiara di Trento per accertamenti.

Intervento per valanga nel gruppo del Catinaccio: soccorso uno scialpinista semisepolto dalla neve

Domenica 10 dicembre 2023

Uno scialpinista è stato elitrasportato in buone condizioni di salute all’ospedale di Cavalese, dopo essere stato travolto da una valanga di piccole dimensioni staccatasi nel gruppo del Catinaccio in Val di Fassa, tra il rifugio Vajolet e il passo Principe, a una quota di circa 2.400 m.s.l.m.. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.20 da parte di una persona che si trovava al rifugio Vajolet e che, senza riuscire a capire cosa fosse successo, sentiva le grida di aiuto dello scialpinista. L’uomo, che era da solo, era stato sepolto dalla valanga ma era riuscito in autonomia a liberarsi la parte alta del busto.

La Centrale Unica di Trentino Emergenza ha chiesto l’intervento dell’elicottero, mentre in piazzola si rendevano disponibili gli operatori della Stazione Centro Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico. Una volta in quota, l’equipaggio dell’elicottero ha individuato la valanga dall’alto e lo scialpinista. Nonostante il forte vento in quota, l’elicottero è riuscito a verricellare sul posto prima il Tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino e poi l’equipe sanitaria. L’uomo è stato quindi estratto dalla neve e visitato dai sanitari. Apparso in buone condizioni di salute, è stato recuperato a bordo dell’elicottero e trasferito all’ospedale di Cavalese per accertamenti.
Non è stato necessario l’intervento del gruppo tecnico dei cinofili, preallertati nel caso si fosse trattato di un incidente in valanga più grave.

Intervento all’alba per una macchina finita fuori strada in Val Rendena: donna elitrasportata all’ospedale Santa Chiara di Trento

Sabato 9 dicembre 2023

Poco dopo le 5 di questa mattina la Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino e Speleologico è stata allertata per soccorrere due ragazzi, una donna del 1992 di Sassuolo (Mo) e un uomo del 2004 di Carisolo (Tn), finiti fuori strada con l’automobile. I due stavano percorrendo la strada che da località Campolo porta a Carisolo in Val Rendena quando, probabilmente a causa di una lastra di ghiaccio, hanno perso il controllo della macchina, finendo nella scarpata, oltre 100 metri sotto la strada, nel bosco. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 5 da parte del ragazzo che è riuscito a uscire dall’abitacolo e a raggiungere la strada per lanciare l’allarme.  

Sul posto, per soccorrere la donna incastrata nell’abitacolo ma sempre cosciente, sono arrivati gli operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, l’ambulanza, le forze dell’ordine e l’elisoccorso, atterrato a Carisolo. 
Gli operatori della Stazione di Pinzolo del Soccorso Alpino hanno allestito delle corde fisse e sono scesi lungo il ripido pendio fino a raggiungere la ragazza, che è stata liberata e presa in carico dagli operatori sanitari. Una volta stabilizzata, è stata imbarellata e, con un sistema di contrappesi, riportata sulla strada. Qui è stata affidata all’ambulanza che la ha trasportata fino a Carisolo, dove è stata imbarcata sull’elicottero per essere trasferita all’ospedale Santa Chiara di Trento. Il ragazzo che era con lei è stato visitato dal personale dell’ambulanza; per lui non è stato necessario alcun ricovero in ospedale.

Intervento notturno al passo Manghen per macchina bloccata nella neve

Domenica 3 dicembre 2023

Si è concluso intorno alle 22.30 un intervento delle Stazioni Bassa Valsugana e Tesino del Soccorso Alpino e Speleologico, a supporto dei Vigili del Fuoco, per aiutare due persone bloccate con la macchina nei pressi del passo Manghen, lungo la SP 31 sul versante della Valsugana (strada chiusa), a causa della presenza di grossi cumuli di neve ventata. 

Mentre era in corso una bufera di neve e la visibilità era scarsa, gli operatori del Soccorso Alpino, attivati intorno alle 19.40, sono riusciti a raggiungere i due ragazzi – due trentini del 2000 e del 2001 – con il nuovo quad della Stazione del Tesino, acquistato grazie ad un contributo del BIM Brenta. Una volta sul posto, i due ragazzi sono stati trasportati a valle fino alla caserma dei Vigili del Fuoco.

Intervento notturno lungo la via Rita sulle Placche Zebrate (Dro, Valle del Sarca)

Venerdì 10 novembre 2023

Si è concluso intorno alle 5.00 di questa mattina un complesso intervento per prestare soccorso a due climber tedeschi del 1964 e del 1988 lungo la via Rita sulle Placche Zebrate (Dro, Valle del Sarca). I due uomini, dopo aver concluso la via, avevano deciso di rientrare calandosi in parete in corda doppia. Poco prima della mezzanotte, però, hanno chiamato il Numero Unico per le Emergenze 112 perché, sotto la pioggia, uno dei due era stato colpito sul casco da un sasso, in prossimità del nono tiro. 

La Centrale Unica di Trentino Emergenza, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale del Soccorso Alpino e Speleologico, ha chiesto l’intervento della Stazione di competenza di Riva del Garda mentre, a causa delle condizioni meteo, l’elicottero non è potuto decollare dalla base di Mattarello. Dieci soccorritori hanno raggiunto l’uscita della via, salendo con i mezzi e poi a piedi, mentre i Vigili del Fuoco di Dro illuminavano la parete con la fotoelettrica e la pioggia aveva cessato di cadere. Tre tecnici, quindi, si sono calati in parete in corda doppia per circa 350 metri, fino a raggiungere i due climber alla base del camino al nono tiro della via Rita. Da qui, una volta sincerati delle buone condizioni di salute della persona colpita dal sasso, hanno attrezzato le calate in corda doppia per portare i due climber a valle, fino alla base della parete e, da lì, fino all’ambulanza che li ha trasferiti all’ospedale di Arco per gli accertamenti del caso.