Sabato 24 febbraio: pericolo valanghe generalmente moderato (grado 2) su gran parte del territorio; particolari punti critici sono rappresentati dai lastroni da vento presenti soprattutto alle sommità dei rilievi principali.
Il manto nevoso si presenta in genere da moderatamente a ben consolidato con possibili strati di brine sepolte soprattutto alla base sui versanti in ombra e spessori di neve fresca in superficie che in alcune località in quota nei settori meridionali e orientali della provincia trentina possono arrivare ai 30 cm. Il pericolo è comunque rappresentato dagli accumuli di neve ventata non ancora ben collegati al manto sottostante, generalmente ben individuabili soprattutto alle quote più elevate.
In alta quota presenza di lastroni o accumuli di neve ventata favorevoli in alcuni casi alla propagazione delle fratture. Soprattutto sui versanti in ombra si possono trovare strati interni deboli per la presenza di grani sfaccettati a scarsa coesione o brine di fondo. Fino a 1800-2000 m di quota il manto è in genere ben consolidato e stabile, salvo singole situazioni morfologicamente ben individuabili, con accumuli di neve ventata poco collegati col manto sottostante.
Domenica 25 febbraio: grado di pericolo da moderato (grado 2) a marcato (grado 3); particolari punti critici sono rappresentati dai lastroni da vento presenti soprattutto alle sommità dei rilievi principali
Il manto nevoso si presenta in genere da moderatamente a ben consolidato con possibili strati di brine sepolte soprattutto alla base sui versanti in ombra e spessori di neve fresca in superficie che in alcune località in quota nei settori meridionali e orientali della provincia trentina possono arrivare ai 30 cm. Il pericolo è comunque rappresentato dagli accumuli di neve ventata non ancora ben collegati al manto sottostante, generalmente ben individuabili soprattutto alle quote più elevate.